Sito n. | Descrizione | Località | file PDF |
57 | Volt de Val d’Arch | Mel | |
Siti Interesse Naturalistico (SIN) - Siti Etnografici (SE) | (vedi scheda n. 86) |
Arco naturale visto dalla parte di Mel (www.comune.mel.bl.it) | Arco naturale visto dalla parte di Miane (www.comune.miane.tv.it) |
- Dati identificativi
- Estensione sito
- Qualità e Valori
- Stato di conservazione
- Riferimenti
- Descrizione
Nome dell’opera/manufatto |
Volt de Val d’Arch |
Tipo edilizio: |
Arco naturale con iscrizioni |
Localizzazione (Comune, Prov): |
Al confine tra il Comune di Mel (BL) e quello di Miane (TV), Italia |
Coordinate GIS: |
Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1738658 - Y: 5096239 |
Anno di realizzazione: |
Le prime iscrizioni riportano la data del 1577. Nel 1838 furono incise le due effigi commemorative che dirimevano definitivamente le questioni di confine |
Progettista: |
Anonimo |
Committenza: |
La comunità di Mel e quella di Miane |
Destinazione originaria: |
L’arco naturale fungeva da confine tra i due comuni e le provincie di Belluno e Treviso. |
Destinazione attuale: |
Memoria storica di un accordo confinario e conformazione spettacolare di rocce |
Accessibilità: |
Libera |
Contatto per la visita: |
Non necessario. Si consiglia di informarsi sulle condizioni atmosferiche prima di incamminarsi per raggiungere il sito. |
Estensione |
Il sito non ha una specifica estensione, perché non è compreso in parco |
QUALITA’ DELLE ACQUE E DELLE COPERTURE VEGETALI |
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Coperture vegetali |
La vegetazione è molto rigogliosa e soprattutto nel versante verso la Val Belluna il bosco di Abete Rosso la fa da padrone. Sul versante trevigiano c’è sempre la presenza dell’Abete Rosso, ma ci sono, soprattutto tra il Monte Prenduol e il Monte Crep, delle grandi faggete. |
Stato attuale: |
Il sito di Volt de Val d’Arch è in ottimo stato, anche se il sentiero essendo poco frequentato è ricco di vegetazione. |
Restauri e compromissioni |
La difficoltà nel raggiungere questo luogo, l’amenità del paesaggio e quindi la scarsa affluenza fanno si che l’arco di pietre sia collocato in un ambiente pressoché incontaminato. |
Categoria/parole chiave |
Paesaggi scenici / Architettura naturale |
Fonti: |
Edite |
Archivi: |
Biblioteca comunale di Limana |
Bibliografia: |
S. Francescon - N. Sartori, Mel, nella storia e nell’arte, Tipografia Piave, Belluno 1982 |
Descrizione dell’opera/ |
La storia di Val d’Arch e delle sue iscrizioni è una storia di confini, di dispute, di lotte. L’arco di pietre è uno stupendo monumento della natura, se così si può definire questo arco che ricorda una sorta di ponte fatto di un'unica pietra. Il sito è in una valletta che parte da Col di Varnada, presso il Monte Crep e che scende verso il Pianazzo di Villa di Villa. Il pittoresco arco naturale reca un’iscrizione incisa sulla pietra che recita: “Questo giorno 6 giugno del 1838 – dopo una contesa di più secoli – venne transatta ogni differenza tra – la Comune di Mel e quella di Miane – sul possesso e proprietà di questo monte – tracciando la linea di separazione che si veda – marcata dai termini collocati – a dritta e a sinistra di questo ponte – Miane provincia di Treviso – Mel provincia di Belluno”. Questa incisione ripetuta su entrambi i lati dell’arco sanciva la fine delle diatribe e segnava idealmente e materialmente il confine. Già però nel 1577 (al tempo della famosa sentenza Contarini, leggi dopo) era stata scolpita una croce su pietra nel versante del contado zumellese, per fissare un diritto e affermare un confine. |
Descrizione del contesto |
Il germe delle lotte confinarie furono le antiche investiture feudali (Cesana, Val di Marino, Zumelle) che erano state assai generiche e approssimative nella descrizione dei confini. Una lite assai grave scoppiò fra i conti di Mel e quelli di Cesana perché questi ultimi sostenevano che la rimonta valliva che passava per Val d’Arch fosse di loro proprietà e non dei conti di Mel. Questa diatriba fortunatamente si risolse con un chiarimento tra le due parti e con l’assegnazione della val d’Arco, della val de Fontane e di tutta la val Piana al contado di Mel che in cambio dette a Cesana delle concessioni sulla legna. Nel 1560 la situazione della valle precipitò a tal punto che i contadini del contado di Mel e un gruppo di boscaioli di Valmareno ebbero un vero e proprio scontro armato. Questa diatriba si allargò ai Conti delle rispettive proprietà e a questo punto dovette intervenire la Serenissima che incaricò Giacomo Contarini di risolvere la questione e far ritornare la pace tra i vicini. L’analisi istruttoria si dilungò molti anni finché nel 1577 il Contarini emanò la sua sentenza che risolse molte questioni ma non quella relativa alla zona di Val d’Arco. Nei regolamenti della comunità di Miane si trovano delle testimonianze che parlano della zona e che doveva per obbligo essere posta sotto osservazione due volte al mese per controllare se ci fossero dei tagli di legna da parte dei non addetti o forestieri che tentassero di passare i confini illegalmente. Per tutto il XVIII secolo i contrasti tra le due comunità confinanti continuarono finché finalmente nel 1838 si concluse la secolare questione. |
Descrizione altre attrattive |
In questa zona sono presenti numerosi sentieri, alcuni dei quali sono molto famosi tra coloro che praticano trekking come “Il sentiero europeo E 7” o l’alta via “Dal Grappa al Cansiglio”. La zona offre la possibilità di fermarsi su dei rifugi, il più vicino al Val d’Arch è Malga Mont a quota 1300 metri circa. Da pochi anni è stato sistemato un bivacco annesso alla malga che può fornire riparo e tutti i comfort necessari per soste anche prolungate. Scendendo verso il paese di Miane a quota 480 metri si trova il Santuario della madonna del Carmine. |
Commenti/note |
Il Volt di Val d'Arch si trova a 1050 metri di quota nella valletta sulle propaggini nord orientali del Monte Crep (m.1349) e segna i confini tra i comuni di Mel (Belluno) e Miane (Treviso). Dorsale delle prealpi Trevigiane Cesen-Praderadego. Si può raggiungere con una stupenda e tranquilla passeggiata partendo dal rifugio Posa Puner nel comune di Miane (strada da Combai oppure da Valdobbiadene per Pianezze - Monte Cesen). Seguire lungamente le indicazioni dell'alta via 'Sentiero Panoramico dal Grappa al Cansiglio' in direzione Praderadero, poco oltre la Forcella delle Fede un piccolo cartello indica il poco battuto sentiero che scende nel fondo della valle. Superata una stradina forestale scendere ancora un centinaio di metri. Si consiglia un abbigliamento sportivo e dei comodi scarponcini da montagna per raggiungere il sito. Controllare i rispettivi siti internet dei comuni di Mel (www.comune.mel.bl.it) e Miane (www.comunedimiane.it) per ottenere informazioni aggiuntive. |
Compilatore della scheda |
Francesco Visentin / Mauro Vedana |