Sito n. | Descrizione | Località | file PDF |
104 | Oasi di Sbarai al lago di Santa Croce | Farra d'Alpago | |
Siti Interesse Naturalistico (SIN) | (vedi scheda n. 48) |
Veduta dell’Oasi di Sbarai al lago di Santa Croce (Farra d’Alpago) (Fonte: Google earth) |
- Dati identificativi
- Estensione sito
- Qualità e valori
- Stato di conservazione
- Riferimenti
- Descrizione
Nome del sito/manufatto |
Oasi di Sbarai presso il lago di Santa Croce |
Tipo sito: |
L'oasi è una zona umida della sponda nord orientale del lago di Santa Croce, essa è una importante area di svernamento per uccelli acquatici che lo usano come luogo di sosta durante il passo. Si riscontra la presenza di specie rare e minacciate, che necessitano di un adeguata protezione. Si tratta di un vasto ambito lacustre e palustre (chiamato Sbarai), dove s’individuano differenti ambienti legati alle variazioni di livello delle acque del lago. Si riscontrano zone perennemente umide e altre periodicamente allagate, entrambe di grande pregio naturalistico. E’ uno dei più importanti siti provinciali per l’avifauna delle zone umide. Si segnala la vicinanza con l’altopiano del Cansiglio dove quasi tutto il territorio è ricoperto da selve che prendono nell'insieme il nome di bosco o foresta del Cansiglio. Seppur molto frequentato per le più svariate attività, il lago, nel suo complesso, mantiene alti valori ambientali, soprattutto in certe zone che lo rendono molto interessante anche dal punto di vista ambientale e per l’osservazione della fauna. |
Localizzazione (Comune, Prov): |
Comune di Farra d'Alpago, BL, Italia |
Coordinate GIS: |
Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1758455 - Y: 5113292 |
Anno di |
Sito di interesse comunitario (SIC) della rete natura 2000 dal 1998 |
Responsabile per la gestione: |
Regione Veneto, Provincia di Belluno |
Istituto di riferimento: |
Regione Veneto, provincia di Belluno, comune di Farra d'Alpago |
Destinazione originaria: |
Area di proprietà Enel |
Destinazione attuale: |
- Vincolo paesaggistico per la presenza del lago, art. 142, lett. B) Decreto Legislativo41/2004 |
Accessibilità: |
Per raggiungere il lago di Santa Croce dall'autostrada A27 (Mestre/ Belluno) usciti a Ponte delle Alpi si prosegue seguendo le indicazioni per Farra d'Alpago. Proseguendo lungo la statale di Alemagna (Vittorio Veneto / Belluno) al bivio 'La Secca' (poco prima di Ponte nelle Alpi, al termine del lago) bisogna seguire le indicazioni per Farra d'Alpago. Si può anche seguire la strada che costeggia verso est il lago e che si dirama nei pressi della Sella di Fadalto. In seguito si seguono le indicazioni per l'Oasi di Sbarai. |
Contatto per la visita: |
Libero accesso. |
Superficie |
La superficie dell’oasi è di 30 ettari, mentre dell’intera area SIC con il lago si raggiungono 788 ettari. |
- |
- |
- |
- |
- |
- |
Qualità delle acque |
Il lago è alimentato dal canale Cellina che riceve le acque del Piave a Soverzene e dal torrente Tesa. Il lago è di origine naturale, creatosi in seguito ad un evento franoso che ha creato uno sbarramento al normale corso del fiume. L’utilizzo delle acque nell’ultimo secolo ha visto una regimentazione principalmente per scopi idroelettrici, che quindi necessitava di salti dell’acqua; sulla riva nordorientale si ritrovano ambienti ripariali soggetti a periodiche sommersioni di considerevole pregio. |
Valori ambientali e paesaggistici |
La fascia direttamente interessata dalle sommersioni lungo la costa presenta grandi esemplari di formazioni riparie composte da Salice bianco (Salix alba), con Salice da ceste (Salix triandra) e Pioppo nero (Populus nigra). Nel bosco ripario retrostante prevale un consorzio d'Ontano nero (Alnus glutinosa), Ontano bianco (Alnus incana) e Frassino maggiore (Fraxinus excelsior).Nei pressi dalla riva, periodicamente sommersa, si ritrovano altre fasce fondamentali: il magnocariceto con Senecione palustre (Senecio paludosus), il canneto tipico con lembi a Palla-Lisca lacustre (Shoenoplectus lacustris). Oltre la cintura del saliceto c'è l'ambiente parzialmente drenato, sulle rive dei canali ci sono vari cariceti, consorzi a Coltellaccio (Sparganium sp.), Calta palustre (Caltha palustris), Giunchina con una brattea (Eleocharis uniglumis), diverse orchidee, Orchide palmata (Orchis incarnata), Orchide minore (Orchis morio), Orchide militare (Orchis militaris). Per quanto riguarda la fauna, troviamo una notevole biodiversità. Le condizioni di umidità favoriscono sicuramente la presenza di anfibi la Raganella italica (Hyla intermedia) e Rane (Rana sp. pl.) e, tra i rettili, di Natrice tassellata (Natrix tessellata). |
- |
- |
- |
- |
Stato attuale: |
Buono |
Restauri e compromissioni |
Il sito necessita di interventi di tutela e riqualificazione ambientale |
Vulnerabilità: |
Assetto idrogeologico e dinamiche naturali di interramento |
Categoria/parole chiave |
Ambiente lacustre /Ecosistemi acquatici /Area protetta |
Fonti: |
Provincia di Belluno "Servizio Caccia e Pesca e Risorse Idriche" / Regione Veneto |
Archivi: |
Biblioteca Civica di Belluno |
Bibliografia: |
Cassol M., Dal Farra A., 1989 - Interessanti avvistamenti al Lago di S. Croce (Belluno); |
Descrizione dell’opera/ |
L’oasi di Sbarai che ricade nell’area nord orientale del lago è una zona umida caratterizzata da fluttuazioni del livello dell’acqua che crea una serie di ambienti differenti. Tali habitat che si vengono a creare sono zone ideali per molte specie di uccelli sia stanziali che migratori. |
Descrizione del contesto |
Il lago di S. Croce si è formato in fase di ritiro del ghiacciaio del Piave, a seguito di una frana dal Monte Faverghera o dalla 'Crode liscie' che ha interrotto l'antica idrografia del fiume. Ora rimane uno splendido lago alpino molto frequentato e con interessanti paesaggi naturali. Si tratta del più esteso bacino naturale tra quelli interamente compresi nel Veneto. Riveste un'importante rilevanza paesaggistica e naturalistica. I principali immissari del lago sono a nord il Canale Cellina, e il torrente Tesa. Il lago è situato ad un altitudine di 389 m. e bagna i paesi di S.Croce, Bastia, Farra d'Alpago e Poiatte. La zona viene denominata Alpago ed è una regione storico-geografica della provincia di Belluno meridionale, sostanzialmente una conca compresa tra le ultime cime delle prealpi Bellunesi e il lago di Santa Croce, che a sud confina con il Cansiglio. |
Descrizione altre attrattive |
Nelle vicinanze si trovano i comuni di Chies d'Alpago, Farra d'Alpago, Pieve d'Alpago, Puos d'Alpago e Tambre tutti molto piccoli ma dotati di interessanti centri storici. Il lago di Santa Croce è situato nella zona dove si apre il vasto altopiano del Cansiglio. Una delle località con temperature più rigide del Veneto. Nell'Altopiano è presente una comunità di cimbri. |
Commenti/note |
Sembra necessario bilanciare l’impatto turistico con l’esigenza di preservare e migliorare la naturalità dell’area. |
Compilatore della scheda |
Mauro Nicoletti / Marco Abordi |