Sito n. | Descrizione | Località | file PDF |
79 | Lavatoio di Caleipo | Belluno | |
Siti Etnografici (SE) | (vedi scheda n. 60) |
Lavatoio di Caleipo. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua | Lavatoio di Caleipo. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua | Particolare di ballatoi in legno nei pressi del lavatoio. Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua |
- Dati identificativi
- Struttura edilizia
- Architettura interna
- Stato di conservazione
- Riferimenti
- Descrizione
Nome dell’opera/manufatto |
Lavatoio di Caleipo |
Tipo edilizio: |
Lavatoio / acqua sorgiva |
Localizzazione (Comune, Prov): |
Caleipo, via Turrita; Castion, Belluno, BL, Italia |
Coordinate GIS: |
Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1751027 - Y: 5112891 |
Anno di realizzazione: |
1937 ca. |
Progettista: |
Anonimo |
Committenza: |
Pubblica |
Destinazione originaria: |
Lavatoio per bucato |
Destinazione attuale: |
Elemento di arredo urbano |
Accessibilità: |
Libero accesso tramite sentiero adiacente alla strada pubblica |
Contatto per la visita: |
Il manufatto si trova in un prato, ora adibito a piccolo parco giochi per bambini |
Pianta |
Rettangolare |
Tecnica costruttiva |
Pietra; scaglia rossa probabilmente “Pietra della Secca” |
Basamento |
- |
Coperture |
Attualmente non presenta nessuna copertura ma, è possibile, sebbene non documentato che, come di consuetudine, fosse coperto da un’ampia tettoia. |
Colonna |
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Scale |
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Arredi interni |
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Decorazioni |
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Stato attuale: |
Discreto. Il fondo è abbastanza pulito |
Restauri e compromissioni |
Nessuno |
Categoria/parole chiave |
Uso dell’acqua per bisogni comunitari /Uso civile dell’acqua |
Fonti: |
Edite |
Archivi: |
Biblioteca civica di Belluno |
Bibliografia: |
G. De Bortoli, A. Moro, F. Vizzutti, Belluno. Storia, architettura, arte, Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, serie “Varie”, n. 9, Belluno, 1984 |
Descrizione dell’opera/ |
Impianto a un’unica vasca rettangolare formato da sei grandi piastre in pietra rosacea e con i piani leggermente inclinati su di una struttura in sassi legati da malta cementizia, molto simile a quello visibile a Gioz di Bolzano Bellunese. L’acqua di alimentazione non sgorga da una fontana posta al margine ma, proviene da una tubatura sottostante. L’acqua di rifiuto esce dall’estremità opposta e, tramite un tubo, corre direttamente in un tombino e da qui al vicinissimo torrente Turriga. |
Descrizione del contesto |
Il manufatto si trova nel Castionese, a circa 4 km. dal centro di Belluno, sulla sinistra del fiume Piave ma sulla destra orografica del torrente Turrita, che divide in due il paese di Caleipo. Il lavatoio rimane in posizione abbassata rispetto al piano stradale, al di sotto del ponticello, vicino ad una fontana pubblica (del 1965 ca), la cui acqua non è ora considerata potabile e, accanto a un capitello in muratura con Padre Eterno dipinto nel 1956 a sostituzione di un capitello precedente di maggiori dimensioni. |
Descrizione altre attrattive |
Uscendo dall’abitato di Castion, sulle pendici del Monte Faverghena, in direzione del colle del Nevegal, attrezzato per gli sport invernali, dopo il primo tornante a destra si incontra la Chiesa di San Mamante. Si tratta di un antico santuario, dalla dedicazione tipicamente orientale, caro alla devozione popolare bellunese, invocato a protezione contro le bestie feroci e contro lo scarso allattamento materno. Il luogo è legato alla leggenda della sorgente d’acqua prodigiosa detta “di San Mamante” o “Loda”, che sgorga nei pressi dell’edificio e a cui venivano attribuite proprietà galattogene, cioè stimolatrici di latte nelle puerpere. |
Commenti/note |
Consultando i fascicoli riguardanti acquedotti e fontane dell’Archivio storico del Comune di Belluno, è possibile rinvenire ulteriori dati sulla storia del lavatoio. |
Compilatore della scheda |
Letizia Lonzi / Lionello Puppi |