Sito n. | Descrizione | Località | file PDF |
129 | Ex Concerie Colle | Belluno | |
Architettura Contemporanea (AC) | (vedi scheda n. 57) |
Vista panoramica su Borgo Piave (di sfondo il centro storico) (Foto Arch. G. Pante) | ||
Il complesso ripreso dalla sponda opposta del Belluno). Prima e dopo l’intervento di ristrutturazione. (Foto Arch. G. Pante) | ||
Vista panoramica di Borgo Piave con, in primo piano, il complesso delle Ex Concerie Colle nel suo affaccio sud verso il Piave. Foto: Arch. G. Pante | ||
Planimetria dell’intervento (Arch. G. Pante) | ||
Assonometria di progetto preliminare (Arch. G. Pante) |
- Dati identificativi
- Struttura edilizia
- Architettura interna
- Stato di conservazione
- Riferimenti
- Descrizione
Nome dell’opera/manufatto |
Ex Concerie Colle ora Centro residenziale – direzionale San Nicolò |
Tipo edilizio: |
Edificio polifunzionale a prevalenza residenziale |
Localizzazione (Comune, Prov): |
Loc. Borgo Piave – Belluno, BL, Italia |
Coordinate GIS: |
Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1748775 - Y: 5114205 |
Anno di realizzazione: |
2001-03 (fase progettuale) |
Progettista: |
Arch. Giovanni Pante (progettista e direzione lavori) |
Committenza: |
Privata – Borgo Piave srl (San Donà di Piave) |
Destinazione originaria: |
Opificio in disuso da oltre cinquant’anni, in stato di completo abbandono |
Destinazione attuale: |
Prevalentemente residenziale |
Accessibilità: |
Libero accesso attraverso una strada comunale di nuova realizzazione lungo gli argini del Piave (sia pedonale che carrabile); oppure procedendo a destra dal Ponte della Vittoria, continuando in Via Uniera dei Zater e raggiungendo Via San Nicolò. |
Contatto per la visita: |
Non necessario (aree esterne) |
Pianta |
Organismo edilizio composito con una impronta al suolo pari a ca. mq 1570, articolato, dal punto di vista della distribuzione interna, su tre vani scala (e relativi ascensori) da terra a tetto dai quali si ha accesso ai vari livelli: i primi due (terra e 1°) contengono le destinazioni di uso collettiva (la sala pubblica al piano terra nella porzione nord), commerciale e direzionale (con assoluta prevalenza di quest’ultima), mentre alla destinazione d’uso residenziale sono stati riservati i livelli superiori al primo: complessivamente sono individuabili n°40 unità residenziali di varia metratura per una superficie lorda pari a mq. 3700 ca. oltre a mq 460 ca. per balconi e terrazze e varie superfici per vani scala e corridoi. |
Tecnica Muraria |
La nuova struttura è in c.a.; sono state recuperate alcune parti di muratura in pietra della ex conceria, che sono state sottoposte a idoneo consolidamento. |
Solai |
La nuova struttura presenta solai in laterocemento; la primitiva struttura lignea è stata adeguatamente consolidata. |
Coperture |
Prevalentemente in legno |
Pavimenti |
Rivestimento in marmo e/o in materiale ceramico |
Scale |
Rivestimento in marmo |
Arredi interni |
- |
Decorazioni |
Non presenti |
Stato attuale: |
Di nuova costruzione |
Restauri e compromissioni |
Il progetto illustrato si pone come intervento di ristrutturazione delle Concerie Colle (cambio di destinazione d’uso, integrazioni, rifacimento dei collegamenti pedonali e meccanici). |
Categoria/parole chiave |
Architettura contemporanea di qualità /Opificio idraulico |
Fonti: |
Edite |
Archivi: |
Archivio Storico di Belluno (per la storia dell’opificio) |
Bibliografia: |
A.Fontana – F. Bizzutti, Borgo Piave, Istituto Bellunese Ricerche sociali e culturali, Belluno, 1980 |
Descrizione dell’opera/ |
Il recupero delle ex Concerie dei Fratelli Colle (ora residence S.Nicolò) ha in larga misura funto da traino per una rivitalizzazione di un’ampia zona della città. La strada, prima solo servitù di transito, è stata acquisita dal comune; |
Descrizione del contesto |
Un tempo il sito dove sorge il complesso era denominato “Borgo di San Nicolò della Piave” per l’intitolazione della antica chiesetta tuttora presente, modificata nella metà del cinquecento. Coevi sono altri edifici, in particolare quello di indubbio valore architettonico (Palazzo Doglioni, conosciuto col nome di “Botegòn”) con portico arcuato, prospettante sulla piazzetta, che attende di essere restaurato. |
Descrizione altre attrattive |
Il complesso prende ora il nome dalla vicina chiesetta di San Nicolò (antistante a una delle piazze di accesso all’area, che prende anch’essa il suo nome), patrono e protettore degli zattieri (XIV sec). |
Commenti/note |
L’intervento è prevalentemente di carattere urbanistico e si pone come punto di riferimento della città per la re-immissione del contesto fluviale del Piave all’interno del contesto urbano. |
Compilatore della scheda |
Arianna Guadagnin |