Sito n. | Descrizione | Località | file PDF |
128 | Chiesa di Santa Maria del Cammino | Sedico | |
Architettura Contemporanea (AC) | (vedi scheda n. 42) |
Pianta piano terra. Fonte: DeBiasioProgetti – Ingegneria e Architettura; www.infobuild.it | La struttura lignea. Fonte: DeBiasioProgetti – Ingegneria e Architettura; www.infobuild.it | |
Vista sul prospetto principale. Foto A. Guadagnin | Vista sul retro. Foto A. Guadagnin | |
L’altare. Foto A. Guadagnin | Il fonte battesimale. Foto A. Guadagnin | La cappella. Foto A. Guadagnin |
- Dati identificativi
- Struttura edilizia
- Architettura interna
- Stato di conservazione
- Riferimenti
- Descrizione
Nome dell’opera/manufatto |
Chiesa di Santa Maria del Cammino |
Tipo edilizio: |
Edificio per il culto religioso |
Localizzazione (Comune, Prov): |
Sedico – Località Mas, Via Val di Fontana, BL, Italia |
Coordinate GIS: |
Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1741560 - Y: 5116034 |
Anno di realizzazione: |
2004-2006 |
Progettista: |
DeBiasioProgetti – Ingegneria e Architettura |
Committenza: |
Diocesi di Belluno Feltre | Parrocchia di San Gottardo (Mas-Peron) |
Destinazione originaria: |
Edificio religioso – chiesa di Mas-Peron |
Destinazione attuale: |
Edificio religioso – chiesa di Mas-Peron |
Accessibilità: |
Sulla Statale SR 203, lasciando Sedico in direzione Agordo, si incontra la località Mas. Si attraversa la via principale, Via Dolomiti; in corrispondenza di Piazza Primo Maggio (c’è un semaforo), si gira a destra, in Via Val di Fontana. È ben visibile il campanile già lungo la strada. |
Contatto per la visita: |
Non necessario; la chiesa durante il giorno è aperta |
Pianta |
La pianta della chiesa è a mandorla, e richiama simbolicamente la presenza dell’eterno. Lateralmente allo spazio principale, si trovano la fonte battesimale e la cappella (sulla destra entrando) e la zona del confessionale sul lato opposto. |
Tecnica Muraria |
La struttura portante è costituita da portali a 3 cerniere (travi composite con sezione ad H calastrellate 2x12x43,1 cm), posti ad un interasse di 2 metri, per 13 campate totali, controventati a mezzo di croci di sant’Andrea in acciaio. La struttura in legno lamellare della Chiesa, copre un’area di 905 mq, ed è composta da 4 calotte sovrapposte, ognuna delle quali formata da due semi-calotte (“vele”). La struttura raggiunge un’altezza massima di 16 metri. |
Solai |
L’edificio risulta a pianta unica. |
Coperture |
La copertura è costituita da quattro “vele” (con richiamo simbolico al velo della Madonna), rivestita in metallo zinco titanio. |
Pavimenti |
Il rivestimento principale della pavimentazione della chiesa risulta essere realizzato in ardesia grigia luna, di colore grigio scuro, proveniente dal Brasile; la corsia centrale che accompagna verso l’altare è in travertino rosso Soraya dell’Iran, incorniciata da travertino giallo proveniente dall’Iran e da marmo bianco di Slovenia. La pavimentazione della fonte battesimale e del presbiterio sono in marmo bianco di Slovenia. |
Scale |
È presente una scala a chiocciola in struttura metallica con rivestimento ligneo delle pedate, che conduce al coro della chiesa (sopra portale di ingresso). |
Arredi interni |
L’altare è realizzato su un blocco di marmo rosso di Verona, scolpito da Gino Casanova, così come l’ambone. L’acquasantiera, dalla forma cilindrica pulita è realizzata in marmo bianco; il blocco del battistero è in breccia sarda. Le panche per i fedeli sono di fattura semplice, in legno. |
Decorazioni |
Sul portale di ingresso (in facciata), decorazioni scultoree in marmo di Carrara a opera di Franco Fiabane, che ha realizzato pure il basso rilievo della fonte battesimale (in duralbo bianco). Le vetrate sono state decorate con i misteri della vita di Gesù, ad opera di Anna Boranga. La Madonna Odigitria è stata dipinta da Brunetta Cornaviera; mentre le 14 tavole della Via Crucis sono opera di Luciano Franzin. |
Stato attuale: |
L’edificio è di recente costruzione |
Restauri e compromissioni |
Nessuno, i lavori di costruzione del manufatto sono stati ultimati quattro anni fa |
Categoria/parole chiave |
Architettura in prossimità dell’acqua |
Fonti: |
Edite |
Archivi: |
Archivio Storico ENEL |
Bibliografia: |
C. Sacco, Guardando Oltre. Chiesa di Mas-Peron, Tip. Piave, Belluno 2007 |
Descrizione dell’opera/ |
II progetto della chiesa nasce come tentativo di trasfigurare in architettura la Madonna, cui il tempio è dedicato. In tal senso ci aiutano i Vangeli e le cronache delle note apparizioni del secolo scorso, restituendoci una figura di donna che fa della semplicità e della discrezione le virtù portanti della propria esistenza terrena e soprannaturale. Una persona probabilmente timida, in cui si cela una coscienza del reale, che ne fa il vertice dell’umano creato. In pittura innumerevoli volte Maria è rappresentata con la duplice attenzione di sottolineare questa sua discrezione senza tuttavia misconoscerne la femminilità. Il mantello permette tale rappresentazione: esso nasconde la folta capigliatura e il corpo sinuoso di Maria, consentendo nel contempo di coglierne i fini lineamenti del volto. Così l’esterno della chiesa è stato immaginato come un “manto” grigio azzurro (il rivestimento metallico in zinco titanio aiuta ad ottenere questo effetto), tra le cui “pieghe” si aprono finestroni alti e stretti che illuminano la navata. |
Descrizione del contesto |
La località Mas è dislocata in una posizione di confine tra la confluenza della valle Agordina e la val Belluna. È delimitata a ovest dal Torrente Cordevole e chiusa a oriente dalle montagne (monte Peron, Talvena, …) del Parco delle Dolomiti Bellunesi. È stata nodo importante di crocevia fin dall’antichità (rimane difatti traccia della strada romana – vedi sito n.54). |
Descrizione altre attrattive |
Ritornando sulla via principale, Via Dolomiti, in prossimità dell’incrocio, si procede a sinistra, oltrepassato il ponte che attraversa il Cordevole, si segue la direzione Ponte-Mas e poi per San Gottardo, per arrivare alla Certosa di Vedana (comune di Sospirolo) (www.certosadivedana.org) – XII sec. Immersa in un luogo di grande fascino, tra prati e boschi, la struttura originaria era un Ospizio, poi tramutato in Certosa nel 1456 e quindi ampliato con edifici e il grande chiostro. |
Commenti/note |
Il campanile, staccato dal corpo della chiesa, è costituito da una torre metallica, alta 35 metri, con doppia anima in cemento. Un pilone regge le campane, un altro le croci. Attorno al pilone centrale si sviluppa la scala, fino alla cella campanaria, dotata di tre campane. |
Compilatore della scheda |
Arianna Guadagnin |