Mas è una località posta in posizione di confine tra la confluenza della valle Agordina e la val Belluna ed è stata nodo importante di crocevia fin dall’antichità. II progetto della chiesa di Mas, eretta tra il 2004 e il 2006, nasce come tentativo di trasfigurare in architettura la Madonna, donna discreta e semplice, cui il tempio è dedicato. Così infatti l’esterno della chiesa è stato immaginato come un “manto” grigio azzurro, tra le cui “pieghe” si aprono finestroni alti e stretti che illuminano la navata, simbolicamente come un mantello che nasconde la capigliatura e il corpo, ma consente di cogliere i lineamenti sottostanti. Al rivestimento esterno, in zinco titanio, piuttosto freddo, fa da contrappunto l’interno. Si è scelto infatti di escludere le murature e di concepire la struttura come una grande copertura in legno lamellare, costituita da una serie di strutture a guscio. L’immagine spaziale che ne deriva è simile alla carena di una nave rovesciata, come a riprendere, tra le Litanie dedicate a Maria, quella che la identifica “nell’arca dell’alleanza”. Il calore del legno, accostato all’uso della pietra nei pavimenti e sul fondale dell’abside, conferisce alla navata della chiesa un carattere di dimora accogliente. Un importante elemento di mediazione esterno-interno è l’altorilievo che avvolge il portale principale, nel quale ci si richiama il tema gotico della “Madonna della Carità”, che accoglie materna i fedeli sotto il suo mantello. Anche il presbiterio è disegnato in modo da avvolgere l’assemblea: somiglia in pianta ad un uomo che abbraccia, il cui capo coincide con la posizione dell’altare all’interno dell’aula. Il battistero e la cappella feriale sono collocati all’interno di volumi autonomi che ne sottolineano la specificità liturgica. In facciata troviamo inoltre  decorazioni scultoree in marmo di Carrara di Franco Fiabane, che ha realizzato pure il basso rilievo della fonte battesimale (in duralbo bianco). Le vetrate sono state decorate con i misteri della vita di Gesù da Anna Boranga. La Madonna Odigitria è stata dipinta da Brunetta Cornaviera; mentre le 14 tavole della Via Crucis sono opera di Luciano Franzin. È interessante notare quindi la doppia lettura che assume l’edificio, dal punto di vista architettonico e religioso: ogni scelta di forma o di materiale trova la sua spiegazione simbolica nelle sacre letture. Fanno da sfondo all’edificio sacro le opere parrocchiali e la canonica, un corpo lungo e stretto, che si snoda su due piani, atto ad ospitare le attività complementari della comunità.

Sulla Statale SR 203, lasciando Sedico in direzione Agordo, si incontra la località Mas. Si attraversa la via principale, Via Dolomiti; in corrispondenza di Piazza Primo Maggio al semaforo si gira a destra, in Via Val di Fontana. È ben visibile il campanile già dalla strada.
Il calcificio di Vignole si trova invece sul lato destro della SR203 che collega Mas con Sedico a circa 850 dalla rotatoria posta all’inizio del paese di Mas lungo la SR204.

ACCESSIBILE: si
COMUNE DI: Sedico
LOCALITÀ: Mas
COORDINATE GEOGRAFICHE: X 1741560 – Y 5116034
PROVINCIA: BL

COMPILATORE DELLA SCHEDA: Guadagnin

Il Calcificio di Vignole (84 AI) costruito nel 1941 a Roe Alte, sulla sponda del Cordevole, usufruì della linea ferroviaria Bribano - Agordo costruita nel 1922 dalla Montecatini per il trasporto del materiale estratto dalle miniere della Val Imperina. Lo stabilimento, ora in disuso, era l’unico nel Veneto a produrre calce su scala industriale con attrezzature d’avanguardia. La materia prima veniva fornita dalla cava a cielo aperto di Sois tramite una teleferica lunga due chilometri, ora smantellata.

AA.VV. - A Mas Peron la chiesa della Madonna Odigitria (guida) nelle parole dei suoi artisti in “Dolomiti”, 1 , 2008
A. De Biasio, C. Sacco, Guardando Oltre. Chiesa di Mas-Peron, Belluno 2007
Parrocchia di S Gottardo in Mas-Peron Opuscolo Guida alla Chiesa di Mas, dedicata alla Madonna Odigitria, Belluno 2009