| PIAVE: Belluno e Treviso   | DRAVA: Dobbiaco e Wörthersee      
    SITO: <precedente - successivo>
Sito n. Descrizione Località file PDF
84 Il Calcificio di Vignole Sedico  
Archeologia Industriale (AI) (vedi scheda n. 42)  
   
  Lo stabilimento della “Calce Sois” a Roe Alte. Fonte: R. Marini, Archivio Studio Associato Virginia  

  • Dati identificativi
  • Struttura edilizia
  • Architettura interna
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome dell’opera/manufatto

Calcificio di Vignole (Roe Alte)

Tipo edilizio:

Stabilimento per la produzione della calce

Localizzazione (Comune, Prov):

Località Vignole (Roe Alte), Sedico, BL, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1740412 - Y: 5113464

Anno di realizzazione:

1941

Progettista:

Anonimo/Non conosciuto

Committenza:

Società “Calce Sois”

Destinazione originaria:

Calcificio, stabilimento per la produzione di calce

Destinazione attuale:

In disuso

Accessibilità:

Evidente, di facile accesso e  posto a ciglio strada della SR 203, (nel tratto indicata come via Vignole, all’altezza dei civici 13/17).

Contatto per la visita:

Per maggiori informazioni sulle modalità di visita:
Pro Loco Sedico: www.prolocosedico.it  e-mail info@prolocosedico.it
tel. 043783666 - Via Segato, 2 - 32036 Sedico - Belluno
dal lunedí al venerdí dalle ore 10.00 alle 13.00 e il mercoledí dalle 15.30 alle 18.30, il sabato dalle ore 09.00 alle 12.30

Pianta

Rettangolare, regolare. Da cui spicca la torre dei silos (tre) sul cui lato strada veniva agganciata in origine la teleferica proveniente dalla cava di Sois.

Tecnica Muraria

Calcestruzzo armato, travature portanti e riempimenti (per le strutture sospese) in mattoni.

Solai

In calcestruzzo

Coperture

A falde in calcestruzzo, parte ricoperte di tegole in cotto parte in lamiera

Pavimenti

Calcestruzzo grezzo

Scale

A rampa, in calcestruzzo, percorrono il manufatto per tutto il suo sviluppo verticale

Arredi interni

La struttura risulta pressoché vuota

Decorazioni

-

Stato attuale:

Discreto

Restauri e compromissioni
significative:

Non risultano compromissioni significative; la teleferica è stata smantellata. Ora utilizzato come magazzino/rimessa.

Categoria/parole chiave

Calcificio /Usi industriali dell’acqua

Fonti:

Edite

Archivi:

-

Bibliografia:

G. Mariani, Lo stabilimento per la produzione della calce a Roe in Ricordando, Comune di Sedico/Biblioteca Civica

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

La “Calce Sois” di Roe Alte era l’unico stabilimento nel Veneto a produrre calce su scala industriale con attrezzature d’avanguardia. Nel momento di maggiore fulgore, alla “Calce Sois” erano impiegate 80 persone; 35 di queste lavoravano in cava.
Nel 1941 venne ultimata la costruzione dello stabilimento “Calce Sois” a Roe Alte. Nell’ottobre dello stesso anno la produzione entrò in funzione. Per Sedico e il bellunese l’avvio di questa attività fu molto importante per le necessità occupazionali del territorio. La fabbrica fu insediata nelle vicinanze della stazione e dei binari della linea Bribano Agordo.
L’azienda, grazie a questa dislocazione, poteva usufruire del trasporto dei materiali su rotaia. A tale scopo venne anche predisposto un apposito binario di raccordo tra il magazzino e la linea ferroviaria. La materia prima necessaria alla fabbricazione del prodotto veniva fornita dalla cava a cielo aperto situata a Sois e di proprietà della stessa ditta intestataria “Calce Sois”. Facevano parte del gruppo di azionisti la Sade, l’impresa Martinetti di Venezia, la ditta De Mas di Belluno ed un gruppo di impresari bellunesi e feltrini.
La calce idraulica si otteneva dalla cottura ad alta temperatura di una marna con successivo spegnimento e macinazione e aggiunta di materiali che producevano effetti idraulici.
Il minerale estratto dalla roccia con cariche di mine, passava successivamente all’impianto di frantumazione e qui sgretolato. Una teleferica lunga due chilometri, dotata di speciali carrelli contenitori, era usata come mezzo di trasporto del materiale che approdava ai forni di cottura di Roe.
Il vero “boom” dell’ industria di Roe arrivò a partire dal 1943, con l’evoluzione dei mezzi di trasporto su strada che permise una riduzione dei costi di invio della merce ed una più celere forma di consegna.
La calce poteva altresì essere spedita direttamente nei cantieri. Il metodo di trasporto ferroviario venne ovviamente soppiantato. All’invidiabile ritmo di 1500/1600 quintali al giorno la produzione annuale raggiunse gli oltre 600.000 quintali. I forni erano in azione 24 ore su 24, sette giorni su sette (con i dati occupazionali riportati in precedenza). Nell’ultimo periodi di funzionamento, negli anni che vanno dal 1965 al 1972, le maestranze, per l’avvento delle nuove tecnologie di lavoro, scesero ad una trentina di unità. La qualità della calce “Sois” era ben conosciuta ed apprezzata. Il prodotto era scrupolosamente controllato. Sia i campioni di marna prelevati dalla cava, sia quelli in uscita dai forni subivano un’attenta ispezione. Nel 1972, dopo la nazionalizzazione dell’energia elettrica, la Montecatini, che si dimostrò subito disinteressata alla struttura bellunese, divenne socio di maggioranza della “Calce Sois”. La concorrenza delle ditte “SAVIC” e “Cementi Piave”, contribuì poi alla chiusura dello stabilimento.

Descrizione del contesto
di riferimento:

Cfr. la scheda sulla miniera di valle Imperina e sugli opifici del Cordevole, anche per la presenza della ferrovia Bribano-Agordo e per la contiguità con gli insediamenti colà trattati. Anche questo manufatto si inserisce sulla sponda del Cordevole.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

-

Commenti/note

-

Compilatore della scheda

Francesco Antoniol