Sito n. | Descrizione | Località | file PDF |
83 | Sito minerario di valle Imperina | Rivamonte Agordino | |
Archeologia Industriale (AI) | (vedi scheda n. 39) |
Veduta del complesso minerario (fonte: www.dolomitipark.it) | Veduta dei forni fusori (fonte: www.dolomitipark.it) |
- Dati identificativi
- Struttura edilizia
- Architettura interna
- Stato di conservazione
- Riferimenti
- Descrizione
Nome dell’opera/manufatto |
Sito minerario di valle Imperina |
Tipo edilizio: |
Impianto di estrazione e lavorazione minerali |
Localizzazione (Comune, Prov): |
Rivamonte Agordino, BL, Italia |
Coordinate GIS: |
Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1734645 - Y: 5127137 |
Anno di realizzazione: |
Seconda metà del ‘700 per una conformazione definitiva, sito di estrazione con attestazioni sin dal ‘400. |
Progettista: |
Probabilmente Nicolò Zanchi, per il progetto del 1774 |
Committenza: |
Famiglia Crotta, Repubblica Veneta (tra gli altri) |
Destinazione originaria: |
Impianto di estrazione e prima lavorazione di minerali, (nella storia prevalentemente il rame) |
Destinazione attuale: |
Punto di accesso del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, con sala esposizioni (nell’ edificio della centrale elettrica) ed Ostello (nell’ ex dormitorio). |
Accessibilità: |
Negli orari e periodi stabiliti dal Parco delle Dolomiti Bellunesi. Il complesso minerario è facilmente individuabile dalla SS 203 in località “Le miniere” in comune di Rivamonte Agordino, poco prima di entrare nel paese di Agordo. |
Contatto per la visita: |
Parco delle Dolomiti Bellunesi www.dolomitipark.it |
Pianta |
9 edifici, essenzialmente a pianta rettangolare irregolare |
Tecnica Muraria |
Blocchi di pietra impastati con cemento grezzo, intonacati. Aperture occluse da gioco di mattoni pieni. |
Solai |
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Coperture |
Per la maggior parte a doppia falda, capriate in legno, tegole piane. |
Colonna |
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Scale |
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Arredi interni |
Elemento rilevantissimo è la presenza dei forni fusori, nell’edificio principale |
Decorazioni |
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Stato attuale: |
Quasi totalmente restaurato e recuperato con le funzioni suddette. Presente centro visitatori e ostello turistico. |
Restauri e compromissioni |
Restauro e recupero progettato nel 1994 e completato nella maggior parte già nel 1996 su progetto degli architetti Salton, Pollazzon, Slompo. Seppur aperto al pubblico fin dal 2001, il recupero non è ancora completato, restano escluse alla visita le gallerie, per cui è prevista una riapertura almeno parziale. |
Categoria/parole chiave |
Archeologia industriale / Siti minerari |
Fonti: |
Edite |
Archivi: |
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Bibliografia: |
M. Callegari, Il complesso minerario di valle Imperina (Belluno) in Archeologia Industriale nel Veneto, Giunta Regionale del Veneto, Silvana Editoriale, 1990 |
Descrizione dell’opera/ |
All’altezza della piccola stazione di La Valle, tutt’ora esistente, proprio di fronte al villaggio, era ubicato l’arrivo della teleferica, della quale rimangono solo i pilastri in cemento armato che la sorreggevano. La costruzione era composta da una struttura in legno di circa metri 16 di altezza, con copertura a doppia falda; la sua funzione era trasferire il minerale estratto dai giacimenti di pirite cuprifera ai vagoni del treno. Il sistema ferroviario e l’elettrificazione del centro minerario furono i due elementi trainanti della trasformazione industriale attorno agli anni ’20. |
Descrizione del contesto |
Le gallerie ferroviarie scavate nella roccia che si incontrano percorrendo la provinciale 203 da Belluno in direzione di Agordo, all’ altezza del ponte della Muda, sono la prima traccia visibile di un sistema produttivo che ha condizionato la realtà agordina per lungo tempo. Questo sistema trova la sua espressione più signicativa nel villaggio delle miniere di valle Imperina, sito nel comune di Rivamonte, i cui edifici sorgono là dove il torrente che dà il nome alla valle confluisce nel Cordevole. La ferrovia, costruita ad opera della Montecatini nel 1922, permetteva il collegamento tra la stazione di Bribano, a valle, ed il centro di Agordo, costeggiando la carrozzabile alla sinistra orografica del torrente Cordevole. Concepita inizialmente per il solo trasporto del materiale estratto il suo uso fu poi esteso anche a merci e persone contribuendo a ridurre l’ isolamento della zona. |
Descrizione altre attrattive |
Riserva Naturale di Valle Imperina, insistente sulla zona di estrazione e caratterizzata dalla tipica flora dolomitica. |
Commenti/note |
Lungo il corso del Cordevole, a sud in comune di Sedico, nasceranno una serie di opifici, che in parte, si dedicheranno ad una prima lavorazione del rame estratto da queste miniere. Cfr. sito n.124. |
Compilatore della scheda |
Francesco Antoniol |