Sito n. | Descrizione | Località | file PDF |
127 | Centrale Idroelettrica La Stanga | Sedico | |
Architettura Contemporanea (AC) | (vedi scheda n. 40) |
PlanimetriaVista prospettica . Fonte: tesi laurea Archh. Alpago Novello – De’ Zorzi generale (SADE - 1960) | Prospetto e Pianta. Fonte: tesi laurea Archh. Alpago Novello – De’ Zorzi | |
Facciata principale (ingresso). Foto design33 2007 | Dettaglio del portone di ingresso. Foto A. Guadagnin | |
Scorcio sull’alternatore in sala macchine. Si noti sulla prima foto l’affresco con la vallata del Cordevole; sulla seconda foto il carroponte e la vetrata. Fonte: Archivio Fotografico Enel:http://enelikon.enel.it/Enelikon-Internet/SchedaFotograficoServlet | Scorcio sulla stazione elettrica di trasformazione. Sullo sfondo la facciata della centrale; sopra la parete rocciosa. Fonte: Archivio Fotografico Enel - http://enelikon.enel.it/Enelikon-Internet/SchedaFotograficoServlet |
- Dati identificativi
- Struttura edilizia
- Architettura interna
- Stato di conservazione
- Riferimenti
- Descrizione
Nome dell’opera/manufatto |
Centrale Idroelettrica La Stanga |
Tipo edilizio: |
Edificio per l'industria |
Localizzazione (Comune, Prov): |
Sedico – Località La Stanga, BL, Italia |
Coordinate GIS: |
Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1740970 - Y: 5123205 |
Anno di realizzazione: |
1942-43 |
Progettista: |
Arch. Giuseppe Berti |
Committenza: |
S.A.D.E. - Venezia |
Destinazione originaria: |
Centrale idroelettrica |
Destinazione attuale: |
Centrale idroelettrica |
Accessibilità: |
La centrale si affaccia su un piazzale a fianco della strada provinciale SR 203 che conduce da Belluno ad Agordo. L’area esterna è di libero accesso. |
Contatto per la visita: |
Non è chiaro a chi occorra rivolgersi per poter visitare l’interno della centrale; sul portone principale è affisso un cartello con un recapito telefonico 0437 990241 |
Pianta |
Ingresso laterale e sala macchine illuminata da finestre poste in facciata |
Tecnica Muraria |
Struttura (probabile) in c.a. - rivestimento in pietra rosata |
Solai |
L’edificio è costituito da un unico piano |
Coperture |
L’edificio è totalmente realizzato in caverna |
Pavimenti |
- |
Scale |
- |
Arredi interni |
La sala macchine è dotata di due turbine Francis |
Decorazioni |
Affresco in sala macchine |
Stato attuale: |
Buono; necessita di manutenzione il rivestimento in facciata |
Restauri e compromissioni |
Non conosciuti |
Categoria/parole chiave |
Centrale idroelettrica / Diga / Usi industriali dell’acqua |
Fonti: |
ENEL |
Archivi: |
Archivio Storico ENEL |
Bibliografia: |
Il tempo e l’architettura delle centrali. L’avvento dell’industria idroelettrica nelle Valli di Piave, Cordevole e Cellina, IUAV – Tesi di Laurea a.a. 1992-93, laureandi Archh. Alberto Alpago Novello e Michela De’ Zorzi, relatore Prof. Franco Mancuso
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Descrizione dell’opera/ |
La centrale in caverna della Stanga, inaugurata nel 1942, è situata lungo la strada provinciale, parallela al Cordevole, che da Belluno conduce ad Agordo. L'impianto rientra in quel vasto programma di utilizzazione del Medio-Cordevole che la SADE aveva studiato in vista del crescente fabbisogno di energia elettrica del Paese. Per questo dopo gli ottimi risultati raggiunti dal completamento del grandioso sistema Piave-S.Croce, la Società produttrice, spinta dall'incalzare del nuovo Regime, decise di affrontare lo sfruttamento dell'Isonzo e del Cordevole nei rispettivi tratti intermedi. [...] |
Descrizione del contesto |
La centrale è direttamente visibile dalla strada provinciale che collega Belluno ad Agordo. Si può parcheggiare lungo la strada; occorre comunque prestare attenzione perché nell’area è presente cartello di pericolo caduta massi. |
Descrizione altre attrattive |
Poco prima della centrale sorge un manufatto che inizialmente era adibito ad albergo, fondato da Giuseppe Zanella che ospitava anche la stazione postale e l’ufficio del dazio. L’edificio sorge su una posizione strategica di passaggio ed era frequentato da viaggiatori e pellegrini che si recavano alla Certosa di Vedana o al Santuario dei Santi Vittore e Corona ad Anzù di Feltre, dai primi alpinisti o dai carrettieri che semplicemente sostavano per rifocillare i cavalli. Ora è un rinomato bar-ristorante (Alla Stanga – Loc. Mas – Via La Stanga, 24). |
Commenti/note |
Proseguendo verso Agordo si giunge al recupero delle vecchie miniere in Val Imperina (vedi sito n.83) |
Compilatore della scheda |
Arianna Guadagnin |