Sito n. | Descrizione | Località | file PDF |
143 | Diga di Pontesei | Forno di Zoldo | |
Archeologia Industriale (AI) | (vedi scheda n. 30) |
Lo sfioratore a calice e gli sfioratori di superficie a paratoie, lo sbarramento a valle visto dalla cabina comandi, il corpo diga a monte con lo sfioratore a calice. Foto: http://www.progettodighe.it/ |
- Dati identificativi
- Struttura edilizia
- Architettura interna
- Stato di conservazione
- Riferimenti
- Descrizione
Nome dell’opera/manufatto |
Diga di Pontesei |
Tipo edilizio: |
Sbarramento fluviale |
Localizzazione (Comune, Prov): |
Loc. Pontesei, Forno di Zoldo, BL, Italia |
Coordinate GIS: |
Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1748408 - Y: 5136480 |
Anno di realizzazione: |
1955-1957 |
Progettista: |
Carlo Semenza |
Committenza: |
SADE, poi ENEL |
Destinazione originaria: |
Sbarramento fluviale per produzione energia elettrica |
Destinazione attuale: |
Mantiene la destinazione originaria |
Accessibilità: |
Si raggiunge Longarone(BL) e nei pressi del centro si svolta in direzione Val Zoldana prendendo la SS521 Val Zoldana-Valcellina. A questo punto la strada prosegue diritta con pochi incroci fino a raggiungere lo sbarramento ed in seguito Forno di Zoldo. La diga e il bacino si sviluppano a sinistra della strada. Il parcheggio è un pò problematico in quanto sulla strada è impossibile fermarsi e l' imbocco della strada del coronamento e la cabina di comando si trovano, venendo da valle, immediatamente prima di una galleria. Lo spazio è molto limitato, praticamente una/due auto lasciando lo spazio dei manovra per la macchina del custode. Altri piccoli spiazzi si trovano appena dopo la galleria e poco più in su. |
Contatto per la visita: |
L’Enel, soprattutto con il suo programma “Energiaper” frequentemente organizza eventi e visite nei suoi impianti. www.enel.it/energiaper. |
Pianta |
Pianta ad arco |
Tecnica Muraria |
Volta a doppia curvatura in calcestruzzo. Altezza dello sbarramento 93,00 metri. Sviluppo del coronamento 150,20 metri. 6,14 milioni di mc.; 10,25 mc. prima della frana. |
Solai |
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Coperture |
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Pavimenti |
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Scale |
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Arredi interni |
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Decorazioni |
Particolarissimo lo sfioratore a calice che ha uno sviluppo di 58.8 metri. |
Stato attuale: |
Ottimo |
Restauri e compromissioni |
Dopo la frana del 1959, la funzionalità ne risulta compromessa. |
Categoria/parole chiave |
Sbarramento fluviale /Diga |
Fonti: |
Edite |
Archivi: |
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Bibliografia: |
C. Pavan, Le dighe e le centrali idroelettriche del bacino del Piave, Santa Lucia di Piave, 2001 |
Descrizione dell’opera/ |
Lo sbarramento è di notevole dimensione. Come scarichi di superfice, alla quota di massimo invaso, e dotata di sette scarichi a stramazzo sul corpo e uno scarico a calice. A fianco dello sfioratore a calice sono presenti degli scarichi di superfice a paratoie ad una quota molto bassa, segno che il bacino non viene mai riempito. La diga era dotata di uno scarico intermedio, localizzato nei pressi dello sfioratore a calice, con cui condivide la galleria di scarico. Lo scarico di fondo e la presa della galleria di derivazione sono sul lato sinistro della valle posti più a monte. |
Descrizione del contesto |
La diga di Pontesei è entrata nella storia moderna come comprimaria dell'evento franoso del Vajont. Infatti qui, il 22 marzo 1959 si riversò nel bacino una frana valutata di circa 3 milioni di metri cubi. Il lago in quel momento si trovava 13 metri sotto la quota di massimo invaso e causò un ondata di circa 20 metri che travolse Arcangelo Tiziani, un' operaio dell' impresa di costruzione. Questa frana, all' epoca, fu vista con preoccupazione in quanto in quel periodo erano all' opera i lavori per la costruzione della diga del Vajont |
Descrizione altre attrattive |
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Commenti/note |
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Compilatore della scheda |
Francesco Antoniol |