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Sito n. Descrizione Località file PDF
155 Lago Bain De Dones Cortina d'Ampezzo  
Siti Etnografici (SE) - Siti Interesse Naturalistico (SIN) (vedi scheda n. 18)  
   
  Veduta del lago. Foto: www.magicoveneto.it  

  • Dati identificativi
  • Estensione e coperture
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome del sito:

Lago Bain de Dones (Lago Bagno delle donne)

Sito:

Lago

Localizzazione (Comune, Prov):

Cortina – Passo Falzarego – loc. Bai de Dones, BL, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1733277 - Y: 5156287

Anno di realizzazione:

Lago naturale

Responsabile per la gestione:

Regione Veneto, Provincia di Belluno

Istituto di riferimento:

Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, comune di Cortina

Destinazione originaria:

Lago (tradizionale tappa di pellegrinaggio per la val Badia)

Destinazione attuale:

Lago

Accessibilità:

Salendo da Cortina, prima di arrivare al Passo Falzarego, ad un centinaio di metri dalla funivia delle Cinque Torri.

Contatto per la visita:

Libero accesso

Pianta

Irregolare

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Coperture

La zona è ricca di abeti

Stato attuale:

Discreto

Restauri e compromissioni
significative:

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Categoria/parole chiave

Usi terapeutici dell’acqua /Leggende sull’acqua (acque abitate da esseri mitologici)

Fonti:

Edite e orali

Archivi:

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Bibliografia:

F. De Gasperi, Aqua. Sorgenti, laghi e fiumi del nord-est, Curcu e Genovese, Trento 2005
P. Giacomel, Bondì Cortina, Print House, Cortina 2000
D. Perco, Le anguane: mogli, madre e lavandaie, in Ricerca Folklorica, n. 36, ott. 1997, Grafo Edizioni
D. Perco, Leggende e credenze di tradizione orale della montagna bellunese, Provincia di Belluno, Belluno 2001
G. Perusini, Leggende ladine, Rivista di Etnografia, I, 1946
L. Russo Pallidi nomi di Monti, Regole d’Ampezzo-La Cooperativa di Cortina-Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d’Ampezzo, 1994
K.F. Wolff, L’anima delle Dolomiti, Cappelli editore, 1967
A.  Zambono, I dialetti cadorini in G.B. Pellegrini,  S. Sacco, Il Ladino bellunese. Atti del Convegno internazionale, Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, Belluno 1984

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

La località Bai de Dones, a 1892 m. s.l.m., rievoca leggende e credenze popolari legate alle mitiche figure femminili acquatiche delle Anguane. Secondo la leggenda il lago omonimo sarebbe stato abitato dalle mogli dei primitivi Salvans o dalle Anguane per l’appunto. Quando gli Ampezzani si recavano in processione al Santuario di Santa Croce a Badia per la mulattiera del Ju d’Inzija, pare che le donne si fermassero per bagnarsi nelle acque gelide di questo laghetto, scontrandosi con le imposizioni del clero locale, che mal sopportava tale pratica. Secondo la leggenda infatti il vicino monte Sass de Stria starebbe a ricordare una donna pietrificata mentre risaliva dal laghetto.
Anguane, Longhe Longane, Aquanes, Agane, Aivane, Vivane sono i nomi, derivanti da aqua-acqua, diffusi in tutto l’arco alpino per indicare quegli esseri femminili con i piedi di capra, particolarmente abili in alcuni lavori domestici, protettrici benevole dell’uomo ma, ambigue, misteriose e temibili. La loro presenza è attestata nelle Dolomiti con una ricca toponomastica riferita a buchi, laghi e rocce in particolare nei paesi cadorini di Calalzo, Domegge, Perarolo, Cortina e altri ancora.
A Cortina un detto ricorda che quando una donna ritenuta cattiva fa il bucato il tempo cambierà in peggio dato che, quando le Anguane lavavano la biancheria, era facile vederle e, se osservate, potevano scatenare una forte tempesta. A Cortina per indicare un bucato mal riuscito si diceva “liscia de ra Onganes”. Le Anguane sono inoltre protagoniste delle leggende nate attorno al Lago Scin sulla strada che conduce al Passo Tre Croci, sopra ad Alverà di Cortina e al Lago Noulù  a sud, in località Peziè, presso l’Albergo Miramonti.

Descrizione del contesto
di riferimento:

Falzarego ovvero El Fouzargo in ampezzano, deriva da fouze- falce forse perché un tempo questi terreni erano adibiti allo sfalcio o per la forma del promontorio roccioso somigliante a questo strumento. Il passo Falzarego è in realtà un trivio che collega Cortina con Livinnallongo e con la Val Badia. Tutta la zona del Falzarego porta i segni della Grande Guerra.
Dal rifugio Bai de Dones parte la seggiovia per il rifugio Scoiattoli alle Cinque Torri. Il vicino Lago Limenes, di origine glaciale, si raggiunge sia dal Passo Falzarego che dal sottostante Rifugio Col Gallina.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

Lungo la strada che scende a Cortina dal Passo Falzarego altri toponimi ci parlano di streghe o di mitiche figure legate alle acque come il Ru de ra Verjines che scorre fino alla strada del Giau, il Lago de ra Stries, dietro l’abitato di Ronco o dal versante opposto il Sas de Ordia o il Lacusin in cui stanno nascoste le Anguanes.
I numerosi laghetti d’alta quota o di fondovalle ampezzani costituiscono dei biotopi di elevato interesse naturalistico come il lago d’Aial, Bandion, Catina de Agnes, di Costalares, di Federa, di Rudo, di Foses, Ghedina, di Limedes, Marzo, Negro, de Rufiedo, Noulù, di Pianozes, de ra ranes, de Remeda Roses, Scin, Sorapis, de ra Stries, di Socus, di Tabarin, dei Vence e di Maiorera.
A Cortina scorrono i torrenti Boite, Felizon, Rio Fanes e il Rio Travenanzes.

Commenti/note

Sotto la superficie del laghetto si intravede una croce fatta di sassi.

Compilatore della scheda

Letizia Lonzi