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Sito n. Descrizione Località file PDF
190 Fontane del Buoro (Buoro di Ciano) Giavera del Montello  
Siti Interesse Naturalistico (SIN) - Siti Etnografici (SE) (vedi scheda n. 92)  
Immagine del Piave dal muraglione del Buoro. Foto: Archivio del Centro Civiltà dell’Acqua Grotta del Buoro.  Foto: Archivio del Centro Civiltà dell’Acqua Acque sorgive che sgorgano dal Buoro. Foto: Archivio del Centro Civiltà dell’Acqua

  • Dati identificativi
  • Estensione, acque, vegetazione
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome del sito/manufatto

Fontane del Buoro o Buoro di Ciano

Tipo edilizio:

Particolare ed esemplare ecosistema formatosi dalla contiguità del sistema collinare del Montello con quello fluviale del Piave.

Localizzazione (Comune, Prov):

Giavera del Montello, TV, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1741018 - Y: 5080279

Anno di realizzazione:

Dal 2003 nel Montello è stata istituita la zona protezione speciale (ZPS). Nel 2000 circa sono state posizionate due tabelle in loco, una all’inizio del percorso e una in corrispondenza del sito.

Responsabile per la gestione:

Comune di Giavera del Montello (TV)

Ente di riferimento:

Regione Veneto, rete Natura 2000

Destinazione originaria:

Fonte d’acqua limpidissima che sbuca da una grotta buia la quale ha alimentato da sempre fiabe e leggende sul luogo.

Destinazione attuale:

Sito naturalistico di grande impatto.

Accessibilità:

Libera. Per arrivare al sito: sulla strada che da Montebelluna va a Crocetta del Montello, si gira a destra per la frazione di Ciano, percorrendo la Strada Panoramica, si attraversa il centro del paese di Ciano e si percorrono altri 2,5 chilometri circa finché in corrispondenza della Presa 13, via del Fante, si vede sulla sinistra la chiesetta di Santa Mama. Qui si parcheggia l’auto nel piazzale della chiesa dove un cartello indica il Buoro di Ciano o fontane del Buoro.

Contatto per la visita:

Per informazioni controllare il sito del Comune di Giavera del Montello www.comune.giavera.tv.it o contattare il centralino del Comune al numero 0422 775711

Superficie

Il sito è lungo 10 metri per quanto riguarda l’acqua sorgiva, mentre la grotta è un cunicolo di circa 16 metri e si trova a quota 147 metri sul livello del mare.

Qualità delle acque

L’Acqua trasparente e cristallina potrebbe trarre in inganno, infatti è sconsigliato berla. Fino agli anni sessanta i residenti del luogo erano soliti utilizzarla, ma i cambiamenti del Montello e le falde non più pure hanno fatto sì che quest’acqua non risulti più potabile. La sorgente non è sempre attiva come alcuni decenni fa e risente notevolmente delle precipitazioni meteoriche.

Coperture vegetali

La vegetazione è molto fitta in questo versante del Montello a ridosso del Piave ed è caratterizzato da un fitto bosco ceduo di notevole valenza naturalistica, in quanto tipico di altri ambienti analoghi, dove oggi per lo più regna la robinia.

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Stato attuale:

Il sito è ben conservato e anche il percorso è sostanzialmente agevole

Restauri e compromissioni
significative:

Le tabelle poste all’inizio del percorso e in loco sono di grande aiuto sia per individuare il luogo che per fornire brevi e utili informazioni al visitatore. Di fronte al Buoro è stata posta una struttura di cemento che serve a fermare l’impetuosità delle acque che vi discendono.

Vulnerabilità:

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Categoria/parole chiave

Paesaggi scenici / Risorgiva / Profondità ipogea di tipo carsico / Zona naturalistica di rilievo

Fonti:

Edite

Archivi:

Biblioteca Comunale di Nervesa della Battaglia
Centro documentazione della Fondazione Benetton Studi Ricerche

Bibliografia:

A. Paolillo, D. Zanetti, Il Montello, Zanetti Editore, Belluno 2004
www.frontedelpiave.info
www.magicoveneto.it

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

Dal piazzale della chiesetta di Santa Mama, caratteristica per il suo campanile esterno in legno, si deve proseguire a piedi per arrivare al Buoro. Si prende la strada carraia che costeggia a sinistra la chiesa, che poco dopo scende in direzione del Piave. Prima di arrivare ad una scarpata la strada è costeggiata da robinie e giunge al Canale artificiale di Castelviero. Qui si attraversa il ponte pedonale di cemento e si prosegue fino ad incontrare un bivio: a destra si aprono i campi coltivati delle Grave con ampie zone a prato e lembi boschivi di pioppi e salici bianchi e ontani; a sinistra uno stretto sentiero s’inoltra in un boschetto di acacie il cui sottobosco è costituito principalmente da arbusti di sambuco. Si deve prendere la via a sinistra e dopo circa 10 minuti di cammino alla nostra destra si nota immediatamente una struttura di cemento che sporge verso il greto del Piave. Questa struttura che serve a fermare le acque che provengono dal Buoro offre un favoloso punto d’osservazione sul letto del fiume, sulla pianura del Quartier del Piave e sui campanili di Moriago e, vegetazione permettendo, anche dell’abbazia di Santa Bona (vedi sito 181). Sulla sinistra a pochi metri dal muraglione si trova la grotta, uno stretto cunicolo lungo 16 metri che è caratterizzato dalla sorgente del Buoro. Lo spettacolo che offre questo piccolo angolo nella folta vegetazione è eccezionale. Si può camminare facendo attenzione a non scivolare fino al riparo ipogeo e si può vedere l’acqua sgorgare e buttarsi rapidissima nel fiume.

Descrizione del contesto
di riferimento:

Il fenomeno del carsismo, il bosco ceduo, l’acqua sorgiva, il panorama dal muraglione rendono questo sito uno dei più caratteristici e completi per chi ami la natura e gli ambiti rivieraschi. Non solamente il visitatore d’oggi si stupisce di questo luogo se fin dai tempi passati il Buoro e l’ambiente magico che lo circonda ha saputo ispirare leggende e fiabe su di esso. Il Buoro, o fontane del Buoro o Buoro del Ciano, grazie alla sua ricchezza d’acqua ha suggerito alla fantasia popolare l’immagine di un luogo sacro frequentato da ninfe o fate.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

La passeggiata che si può fare non è limitata al Buoro ma può continuare lungo le grave se al bivio si svolta a destra. Qui il paesaggio è antropizzato, seppur limitato alla coltura, e rimane comunque piacevole. Prima di arrivare alla chiesa di Santa Mama sulla destra se si prende la Presa XV via Medaglie d’oro si arriva facilmente all’Osservatorio del Re (vedi sito 198) e se invece si gira a sinistra e s’imbocca via Località Santa Mama si arriva in fondo alla strada al bellissimo capitello dei Lovi (vedi sito 189).

Commenti/note

Per questa piccola escursione si consigliano scarpe da trekking e un abbigliamento sportivo poiché si deve camminare in strade che possono essere fangose essendo coperte da alberi. Il periodo migliore per vedere la sorgente attiva e piena d’acqua è a maggio o tra ottobre e novembre anche perché la vegetazione in questi due periodi è particolarmente suggestiva e adatta all’atmosfera del luogo che si va a visitare.

Compilatore della scheda

Francesco Visentin / Massimo Rossi