| PIAVE: Belluno e Treviso   | DRAVA: Dobbiaco e Wörthersee  
    Scheda: <precedente - successiva>
Scheda n. Descrizione Località Siti collegati
51 Centro ittiogenetico sperimentale Farra d’Alpago 130
file .pdf Architettura Contemporanea (AC) Google maps  
Particolari dell'intervento. Foto: studio Parcianello & Partners engineering s.r.l.

  • Descrizione
  • Come arrivare
  • Approfondimento
  • Bibliografia

Sulla sponda meridionale del lago di Santa Croce, sul luogo di un piccolo fabbricato in muratura utilizzato in passato come rimessa delle barche, compare ora un moderno edificio su due livelli, voluto come centro sperimentale per il ripopolamento della fauna ittica e la divulgazione delle attività ambientali del lago. Al piano terra si trovano gli impianti e lo studio del biologo, mentre al primo piano vi sono una sala didattica, le vasche e l’ufficio di vigilanza. Il rapporto con il lago è forte non solo per il contenuto ivi sviluppato, ma anche per la particolare atmosfera che le terrazze, i materiali e le ampie vetrate creano in armonia con l’ambiente circostante.

Dal centro abitato di Farra d’Alpago o dall’uscita Fadalto dell’A27, si procede per la frazione Santa Croce del Lago. Presso la curva al Km una stradina scende verso il lago km 1 alla cosiddetta baia delle Sirene, P. Da qui a piedi lungo un sentiero in riva al lago si raggiunge il Centro Ittiogenico. Lungo le sponde occidentali del lago - SS51 - gli altri manufatti descritti, in particolare presso il sottopasso alla FS per Cornolade.

ACCESSIBILE: si esterni
COMUNE DI: Farra d’Alpago
LOCALITÀ: S. Croce, località Baia delle Sirene
COORDINATE GEOGRAFICHE: X 1758066 - Y 5109450
PROVINCIA: BL

COMPILATORE DELLA SCHEDA: Guadagnin

A proposito di architetture di interesse che si affacciano sull’acqua, vogliamo ricordare la prima e antichissima chiesa di Santa Croce, in comune di Farra d'Alpago, già citata in una bolla papale del 1185. L’edificio distrutto e ricostruito tra il 1876 e 1879 conserva all’esterno interessanti frammenti scultorei databili al X secolo e il monumento funebre di Paul Imhof dell’ultimo quarto del XV secolo.
Sempre lungo la strada fra Sella Fadalto e La Secca, vi sono numerose testimonianze religiose – capitelli/edicole eretti da commercianti scampati ad incidenti, salvatisi dopo notti passate all’addiaccio, o periti nei loro viaggi. Vi sono inoltre due lapidi scolpite direttamente nella roccia, attualmente poste sopra la sede della FS al Km 29,7 circa. Le due lapidi ricordano due eventi:
il primo in dedica al Podestà e Capitano Agostino Da Mula AVG. AMVLIO / P.P.Q. BENEFICENTISS. / HAC VIA / CONSTRVCTA . PURGATA . REFECTA / BELLUNEN. P. / M.D.VC.
che probabilmente sistemò tale strada alla fine del 1500 (1595);
la seconda meno leggibile perché posizionata più in alto è dedicata al Podestà e Capitano di Belluno Luigi Barbarico (1644) e porta inciso
LAPIDOSAS ET PRAERVPTAS MONTIUM RADICES / QUAE AD BELLVNENSES et ulTERIORES NORICOS / INTERCLVDEBANT acCEssum AlOYSII BARBADICI / BELLVNI P.P.Q. PRAESTanTISSimi soLERTIA SECUIT / PERVIAS ET AD COMmodIOREM currICVLORVM / REDDIDIT USVM M. D. C. xl. IV.
In prossimità di quest’area a monte della ferrovia una grande “calchera” con le relative cave di estrazione era gestita da una famiglia della frazione di Cornolade fino agli anni 1950.

A. Boito, Studio d’ambiente – Il Comune di Ponte nelle Alpi, Ponte nelle Alpi 1963
F. Pellegrini, Notizie storiche su Ponte nelle Alpi, Bologna 1985
Documentazione fornita dallo Studio Parcianello & Partners engineering s.r.l.