Sito n. | Descrizione | Località | file PDF |
08 | Peschiera Fisterre | Belluno | |
Archeologia Industriale (AI) | (vedi scheda n. 54) |
Planimetria | ||
Veduta del complesso (foto A. Guadagnin) | Particolare delle vasche (foto A. Guadagnin) |
- Dati identificativi
- Struttura edilizia
- Architettura interna
- Stato di conservazione
- Riferimenti
- Descrizione
Nome dell’opera/ manufatto |
Peschiera o Regia Stazione di Troticoltura di Fisterre |
Tipo edilizio: |
Architettura Industriale |
Localizzazione (Comune, Prov): |
Località Fisterre, Belluno, BL, Italia |
Coordinate GIS: |
Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1747775 - Y: 5115599 |
Anno di realizzazione: |
Il complesso della peschiera ha subito nei secoli varie evoluzioni e modifiche planimetriche; il primo insediamento risale agli inizi dell’800. |
Progettista: |
anonimo / non conosciuto |
Committenza: |
privata |
Destinazione originaria: |
produttiva (dal Catasto Napoleonico – 1816; un mulino e un “follatoio”) |
Destinazione attuale: |
nessuna; il 10 ottobre 1975 è stata chiusa l’attività della Stazione di Troticoltura e il complesso è in totale stato di abbandono |
Accessibilità: |
la peschiera è ben visibile dalla strada, ma è totalmente recintata |
Contatto per la visita: |
Servizi Forestali Regionali di Belluno / Comune di Belluno / Regione Veneto |
Pianta |
Il complesso della Regia Stazione di Troticoltura è costituito da tre edifici principali (una peschiera (A), un acquario incubatoio (B); il fabbricato (C)di dimensioni maggiori ospitava incubatori, magazzini ma anche locali di abitazione) e di un sistema articolato di vasche destinate all’allevamento e alla produzione del pesce |
Tecnica Muraria |
Tecnologia costruttiva e soluzioni formali tipici dei sec XIX-XX; struttura prevalentemente in c.a.; si ipotizza che le parti più antiche del complesso abbiano muratura in mattoni. |
Solai |
in legno |
Coperture |
a due falde e a padiglione, costituite da orditura lignea e manto di copertura in laterizio |
Pavimenti |
dato non rilevabile |
Scale |
dato non rilevabile |
Arredi interni |
dato non rilevabile |
Decorazioni |
presenza di alcuni elementi decorativi in pietra (per es. alcuni davanzali); |
Stato attuale: |
La peschiera e l’acquario-incubatorio presentano fortemente compromesse le coperture, e conseguentemente – a seguito di continue infiltrazioni d’acqua – l’indebolimento dei solai (in parte crollati); il fabbricato più grande risulta meno danneggiato |
Restauri e compromissioni |
Il totale stato di abbandono sta compromettendo in modo significativo l’esistenza del complesso. Nel 1992 il giardino è stato ripulito dalla vasta presenza della vegetazione infestante che lo aveva invaso. |
Categoria/parole chiave |
Architettura industriale - produttiva / Opificio idraulico / vasche d’acqua |
Fonti: |
Catasto Napoleonico; Catasto Austro-Italiano |
Archivi: |
Archivio di stato di Belluno; Archivio del Genio Civile di Belluno, Ufficio tecnico Erariale di Belluno |
Bibliografia: |
Michele Cassol, Loredana Facchin, Il torrente Ardo, Ed. Servizi Belluno, 1993, pagg. 41-48. |
Descrizione dell’opera/ |
Il complesso della Regia Stazione di Troticoltura è costituito da tre edifici principali: una peschiera (A) posta vicino all’ingresso dell’area, sede di uffici e laboratori; un acquario incubatoio (B) posto nelle vicinanze dell’acqua; un fabbricato di dimensioni maggiori che ospitava incubatori, magazzini ma anche locali di abitazione. Sorge su un’area verde che consta di un sistema articolato di vasche utilizzate per l’allevamento e la riproduzione del pesce. La peschiera era alimentata dall’acqua di un canale che partiva a monte dell’attuale briglia di Fisterre e che lungo il suo percorso alimentava vari opifici e fontane. |
Descrizione del contesto |
Il complesso della peschiera sorge su un’area particolarmente interessante, in un punto di transizione tra il contesto puramente urbano e quello pedemontano, in una zona di Belluno completamente immersa nel verde e “incontaminata”. |
Descrizione altre attrattive |
Nei pressi si trova il parco di Mussoi e il ponte di Fisterre “pont de le fontane”, antichissimo acquedotto pensile, ideato (secondo la tradizione), già dai romani e più volte rifatto (ricostruito nel 1555 e una seconda volta nel 1750). |
Commenti/note |
È auspicabile che tale complesso venga mantenuto e valorizzato, come testimonianza di un’attività storica legata alla città. |
Compilatore della scheda |
Arianna Arch. Guadagnin |