Sito n. | Descrizione | Località | file PDF |
163 | Settolo basso | Valdobbiadene - Pederobba | |
Siti Interesse Naturalistico (SIN) | (vedi scheda n. 88) |
Veduta del Settolo basso. Foto: www.marcadoc.it |
- Dati identificativi
- Estensione sito
- Qualità acque eambiente
- Stato di conservazione
- Riferimenti
- Descrizione
Nome del sito/manufatto |
Settolo basso |
Tipologia sito: |
L’area sostanzialmente è uno spazio golenale dotato di una buona copertura vegetazionale. Si tratta di una zona umida che si sviluppa lungo un vecchio alveo del Piave, caratterizzata dalla presenza di corsi d’acqua, sorgenti, risorgive e pozze d’acqua. I molteplici ambienti, che il Piave presenta nel suo medio corso, favoriscono inoltre la sosta di una fauna altrettanto varia nei periodi di passo migratorio. Da un punto di vista faunistico il medio corso del Piave è da ritenersi una delle zone più importanti del territorio trevigiano poiché si susseguono tre tipologie di ambienti che ne favoriscono l’insediamento. L’alternanza di aree aperte asciutte con aree umide fuori alveo e con zone boscate come il Settolo basso supportano in maniera molto efficiente, sia per necessità di habitat che per il nutrimento diverse comunità di animali principalmente uccelli ma anche mammiferi. Considerando il contesto estremamente urbanizzato, in cui quest’area si inserisce è chiaro il valore ecologico che quest’area svolge connettendo diversi siti della rete Natura 2000. |
Localizzazione (Comune, Prov): |
Tra i comuni di Valdobbiadene, Pederobba, TV, Italia |
Coordinate GIS: |
Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1729281 - Y: 5086196 |
Anno di realizzazione: |
Istituito come sito di interesse comunitario (SIC) dal 1998 |
Responsabile per la gestione: |
Regione Veneto, Provincia di Treviso, comuni di Valdobbiadene, Pederobba |
Istituto di riferimento: |
Regione Veneto |
Destinazione originaria: |
Area di pertinenza fluviale del Demanio Idrico |
Destinazione attuale: |
- Vincolo paesaggistico per la presenza delle acque pubbliche e per la presenza del bosco secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 41/2004 |
Accessibilità: |
Dopo l'abitato di Bigolino in direzione Valdobbiadene si prende a sinistra via Buse di S. Pellegrino e la si percorre fino ad un bivio; a sinistra di nuovo e diritti fino a due tubi di cemento che fanno da ponte e che introducono il sentiero. |
Contatto per la visita: |
Libero accesso |
Superficie |
374 ettari |
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Qualità della acque: |
Tratti fluviali con acque correnti di buone qualità ambientali |
Copertura vegetale: |
I valori ambientali di quest’area sono molteplici, sia perché si inserisce in un contesto di urbanizzazione molto diffusa e di frammentazione degli habitat e sia perché la qualità delle componenti floro faunistica è di sicuro interesse. |
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Stato attuale: |
Buono |
Restauri e compromissioni |
Il sito non presenta compromissioni significative |
Vulnerabilità: |
Rischi generali legati all’assetto idrogeologico e all’allargamento delle coltivazioni |
Categoria/parole chiave |
Bosco umido /Risorgive /Natura 2000 |
Fonti: |
Provincia di Belluno “Servizio Caccia e Pesca e Risorse Idriche”, Regione Veneto, ARPAV |
Archivi: |
Biblioteca di Treviso, Museo civico di Storia Naturale Venezia |
Bibliografia: |
ARPAV, Censimento delle aree naturali "minori"della Regione Veneto |
Descrizione dell’opera/ |
Su uno strato di Calcari di vari colori, dolomie, arenarie, rocce vulcaniche e metamorfiche, sorge lungo il corso del Piave un bosco umido a salici e pioppi con aree di golena e lanca che ospita una discreta flora e fauna in un contesto di buona conservazione ambientale. |
Descrizione del contesto |
Il bosco confina a sud con un’altra zona di grande interesse ambientale, che fa parte del network Natura 2000, il SIC/ ZPS Grave del Piave - Fiume Soligo - Fosso di Negrisia. A nord del Settolo basso si ritrova l’area SIC “fiume Piave dai Maserot a Pederobba” che si conclude nella garzaia o città degli aironi di Pederobba. Si viene così a creare una grande connessione ambientale lungo il corso del Piave che va quasi ininterrottamente fino a Belluno e Ponte di Piave. Il ruolo di questo corridoio ecologico in un contesto altamente antropizzato come la pianura padana è fondamentale per la tutela della biodiversità e dell’ambiente. |
Descrizione altre attrattive |
Un percorso di circa 5 Km offre la possibilità di scoprire, in una zona pianeggiante, una serie di freschi corsi d'acqua, risorgive, flora e fauna tipiche degli ambienti umidi. Il parco del Settolo Basso è stato riscoperto in tempi recenti, per ricordare la sua importanza già all'epoca della Serenissima, quando la merce veniva trasportata su zattere. All'inizio del 900, a Settolo Basso, erano presenti un mulino ed una fabbrica di ghiaccio che sfruttavano la corrente d'acqua della fontana Roggia. L'attività di queste due strutture cessò nel 1936. |
Commenti/note |
È possibile migliorare la fruibilità dell’area per i visitatori. |
Compilatore della scheda |
Nicoletti / Abordi / Cassol |