| PIAVE: Belluno e Treviso   | DRAVA: Dobbiaco e Wörthersee      
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Sito n. Descrizione Località file PDF
169 Oasi città degli aironi Pederobba, Valdobbiadene, Segusino, Alano di Piave  
Siti Interesse Naturalistico (SIN) (vedi scheda n. 88)  
   
  Veduta dell’Oasi città degli aironi. Foto: Google earth  

  • Dati identificativi
  • Estensione sito
  • Qualità acque eambiente
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome del sito/manufatto

Oasi città degli aironi o garzaia di Pederobba

Tipologia sito:

Area boscosa golenale interna agli argini del fiume Piave posizionata proprio in corrispondenza dell’uscita del fiume dalle Prealpi, quando il suo alveo si allarga notevolmente. Sono presenti vaste aree a bosco umido, aree sassose delle grave del Piave, tratti di fiume e di canali laterali, aree con risorgive, aree umide. Comprende una zona di versante delle Prealpi, sopra la strada statale.
La Garzaia di Pederobba sita sul fiume Piave ai piedi del M. Grappa è considerata un sito importante a livello europeo per l'avifauna e la biodiversità. E’ meglio conosciuta come la “Città degli Aironi" ed è dotata di un attrezzato sentiero naturalistico.
Sull'ampio letto del fiume, tra i vari meandri dei corsi d'acqua e le golene ricche di salici, pioppi ed ontani, si è insediato un numero consistente di aironi formando, una Garzaia nella quale nidificano circa 200 Aironi cenerini e un numero minore di Garzette. Da recenti censimenti sono emersi dati che qualificano l'importanza di quest’area per quanto riguarda l'avifauna; sono stati accertati per lo meno 109 specie, di cui più di metà nidificanti altre semplicemente svernanti, migratrici, irregolari o in minor misura accidentali.  Nel periodo migratorio si possono osservare specie molto rare come la Cicogna nera, la Cicogna bianca, il Falco pescatore e numerosi Falchi Cuculo. Recentemente la Provincia di Treviso vi ha istituito un'oasi per la protezione della fauna. Quest'ampia area verde, situata sulle grave del Piave, tra la stretta di Quero e la Spiaggia di Pederobba, è meta di numerosi visitatori.

Localizzazione (Comune, Prov):

Il sito è compreso tra i comuni di Pederobba, Valdobbiadene, Segusino, Alano di Piave, BL-TV, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1729575 - Y: 5082685

Anno di realizzazione:

- Istituito come zona a protezione speciale (ZPS) della rete Natura 2000 dal 2006
- Istituito come parte del sito di interesse comunitario (SIC) della rete Natura 2000  Fiume Piave dai Maserot alle grave di Pederobba dal 2006

Responsabile per la gestione:

Regione Veneto, Comuni di Pederobba, Valdobbiadene, Segusino e Alano di Piave, Provincia di Treviso

Istituto di riferimento:

Regione Veneto

Destinazione originaria:

Area di pertinenza fluviale del Demanio Idrico

Destinazione attuale:

- L’area è ambito naturalistico di livello regionale ai sensi dell’art. 19 delle NTA del PTRC
- Vincolo paesaggistico per la presenza del fiume Piave, e del bosco secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 41/2004
- Sito a protezione speciale (ZPS) della rete Natura 2000
- L’area fa parte del sito di interesse comunitario (SIC) IT3230088 Fiume Piave dai Maserot alle grave di Pederobba

Accessibilità:

Il sito è raggiungibile arrivando da Treviso percorrendo la statale SR348, una volta passato il centro abitato di Cornuda si seguono le indicazioni per la città degli aironi che si trova appena prima di entrare in città lungo il corso del Piave.

Contatto per la visita:

Libero accesso
Per maggiori informazioni  il sito: www.lipupedemontanatrevigiana.it

Superficie

163 ettari

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Qualità della acque:

Lo stato ambientale del tratto di Piave a Pederobba dai dati ARPAV e dal piano di tutela delle acque appare quindi buono – le concentrazioni degli inquinanti rilevate all’interno del corso d’acqua non risultano assolutamente compromettenti per l’esistenza e per l’evoluzione della componente biologica che caratterizza il tratto di fiume analizzato. Bisogna però considerare che la qualità dell’acqua peggiora sensibilmente man mano che si scende verso valle.

Copertura vegetale:

Il valore principale di quest’area è sicuramente la presenza di numerose specie di uccelli, ma anche la vegetazione ha un ruolo importante per creare le condizioni più adatte per l’avifauna.
Analizzando la flora si ritrovano le tipicità delle aree delle grave del Piave, mentre le aree boscate non presentano flora notevole. Lungo alcuni canali laterali al Piave si possono trovare diverse zone umide occupate soprattutto da canneti a Cannuccia di palude (Phragmites australis) ed alcune zone con polle di risorgiva. Lungo il versante boscato delle Prealpi si può trovare tutta la tipica flora dei boschi di queste quote: Anemone bianca (Anemone nemorosa), Ciclamino delle Alpi (Cyclamen purpurascens), Pervinca minore (Vinca minor), Erba trinità (Hepatica nobilis), Polmonaria maggiore (Pulmonaria officinalis). L’area è interessata dalla presenza di un bosco umido dominato da Salice comune (Salix alba) e Pioppo nero (Popolus nigra), con presenza di Olmo comune (Ulmus minor), Acero oppio (Acer campestre), Farnia (Quercus robur) e nel piano arbustivo Biancospino comune (Crataegus monogyna), Fusaria comune (Euonymus europaeus), Oppio (Viburnum opulus), Ligustro (Ligustrum vulgare). Sul versante prealpino è presente un bel bosco a Carpino nero (Ostrya carpinifolia), Orniello (Fraxinus ornus), Roverella (Quercus pubescens).
Parlando della fauna non bisogna dimenticare la presenza di alcune specie di anfibi tra cui si segnalano: Rana verde (Rana esculenta), Raganella italica (Hyla intermedia), Rospo comune (Bufo Bufo), Rana agile (Rana dalmatina); per quanto riguarda i rettili si ritrovano: Natrice dal Collare (Natrix natrix), Natrice tassellata (Natrix tessellata) e Biacco (Coluber viridiflavus). Tra i mammiferi si segnalano: Tasso (Meles meles), Volpe (Vulpes vulpes), Riccio europeo occidentale (Erinaceus europaeus), Capriolo (Capreolus capreolus).
Per gli uccelli, che sono la componente dominante dell’area, oltre all’importantissima garzaia di Airone cenerino (Ardea cinerea), Nitticora (Nycticorax nycticorax) e Garzetta (Egretta garzetta), nell’area si trovano il Germano reale (Anas platyrhynchos), la Marzaiola (Anas querquedula), l’Alzavola (Anas crecca), il Colombaccio (Columba palumbus), il Gufo comune (Asio otus), l’Upupa (Upupa epops), il Picchio rosso maggiore (Picoides major), l’Averla piccola (Lanius collurio); il Martin pescatore (Alcedo atthis) lungo i canali laterali, il Corriere piccolo (Charadrius dubius), il Succiacapre (Caprimulgus europaeus) e la Ballerina gialla (Motacilla cinerea) si possono osservare nelle grave, il Falco pescatore (Pandion haliaetus) si può osservare durante i passi lungo il corso del fiume; presente anche il Merlo acquaiolo (Cinclus cinclus). Tra i boschi e i dirupi rocciosi del versante prealpino si possono osservare diverse specie di rapaci, come il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), il Nibbio bruno (Milvus migrans), lo Sparviere (Accipiter nisus), la Poiana (Buteo buteo), il Gheppio (Falco tinnunculus).

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Stato attuale:

Il sito si trova in buono stato

Restauri e compromissioni
significative:

Non si riscontrano compromissioni significative

Vulnerabilità:

Rischi generali legati all’assetto idrogeologico e all’allargamento delle coltivazioni.

Categoria/parole chiave

Garzaia / Avifauna / Zona ZPS / Airone cenerino / Grave del Piave

Fonti:

Provincia di Treviso

Archivi:

Treviso biblioteca GIL

Bibliografia:

AA.VV, Censimento delle aree naturali “minori” della regione Veneto
F. Mezzavilla, Atlante degli uccelli nidificanti nelle province di Treviso e Belluno (Veneto) 1983-1988, Casier 1989
Formulario standard IT3240034 delle rete Natura 2000
Piano d’area massiccio del Grappa
Rapporto sullo stato dell’ambiente Provincia di Treviso
www.comune.pederobba.tv.it
www.lipu.it
www.montegrappa.org

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

Area di greto fluviale di alta pianura, su depositi ghiaiosi originatisi dai depositi morenici dell’ultima glaciazione. Sul versante il substrato è calcareo carbonatico. Ai piedi del monte Gappa ci troviamo in un area planiziale, con un altitudine massima di 400 m.s.l.m, dove l’allargamento del corso del Piave crea un habitat idoneo per svariate specie vegetali e animali tra cui moltissime di uccelli anche rare, esse sono specie sia stanziali che migratorie.

Descrizione del contesto
di riferimento:

L’area prealpina del monte Grappa è caratterizzata dalla presenza di gole di diversa profondità soggette a erosione, che si sviluppano da nord verso sud creando invasi di materiale franoso derivante da fenomeni di sgretolamento dei margini. Il comune di Pederobba si sviluppa sulla riva destra del Piave e ai piedi delle prealpi Bellunesi, mette in comunicazione l'area montana (Feltrino) con la pianura attraverso la SR 348 "Feltrina". L'altitudine massima è di 780 m s.l.m. e si ravvisa in corrispondenza del Monfenera, estremità orientale del gruppo del Grappa. e limite settentrionale del comune. Il massiccio del Grappa si è formato per una piega di faglia che ha innalzato strati di calcare dolomitizzato, biancone e Scaglia Rossa. Di sicuro rilievo è la connessione di questo sito ZPS con altri siti di grande rilievo ambientale nei dintorni, quali il Monte Grappa stesso,  Campazzi di Onigo, Settolo Basso o monte Cesen. Il sito si sovrappone in tutta la sua ampiezza con il sito SIC Fiume Piave dai Maserot alle grave di Pederobba, andando così a completare una vasta area di protezione e connessione ambientale lungo il corso del fiume diventando un importante corridoio ecologico.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

Pederobba è un comune di 7.352 abitanti della provincia di Treviso, nel  suo territorio sono presenti numerose antiche strutture di architettura veneziana, le ville patrizie che i nobili trevigiani e veneziani si facevano costruire lungo il Piave o alle pendici del Monfenera. Sulle pareti di molte abitazioni si possono ancora ammirare i suggestivi affreschi dell’ epoca. Si ricorda la diffusa coltivazione dei Marroni del Monfenera che sono un prodotto agricolo tipico IGP, qui storicamente utilizzato e a cui sono dedicate alcuni eventi nel mese di ottobre. La garzaia è attrezzata con passeggiate di facile percorribilità e cartelloni informativi, nonchè un centro di educazione ambientale ed un centro di osservazione della LIPU nel quale è possibile praticare birdwatching e ricevere numerose informazioni. Vi sono inoltre altri sentieri sia per passeggiate ed escursioni in bici come i sentieri dei Colli di Onigo. Data la vicinanza con altre aree naturali di grande rilievo come il Monte Grappa o Settolo Basso è possibile fare numerose escursioni e passeggiate anche a cavallo nei territori limitrofi. Si ricorda infine la vicinanza con Segusino e Valdobbiadene dove si ritrovano ulteriori itinerari turistici, che variano dalla possibilità di visitare i rispettivi centri storici ed ulteriori offerte sia naturalistiche ma soprattutto enogastronomiche data la caratterizzazione del territorio in cui si coltivano principalmente vigneti. Si segnalano infine tra i prodotti tipici il Valdobbiadene  DOCG spumante e il formaggio di malga Monte Cesen.

Commenti/note

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Compilatore della scheda

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