| PIAVE: Belluno e Treviso   | DRAVA: Dobbiaco e Wörthersee  
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Scheda n. Descrizione Località Siti collegati
65 Opifici Basso Cordevole Meli Sedico 122 - 20
file .pdf Archeologia Industriale (AI) Google maps  
Esterno della segheria dei Meli nel 1922/1924 Fonte:https://myportal.regione.veneto.it/opencms/opencms/CMVA /Sedico/Vivere/GalleriaFotografica/FotoStoriche/Segheria-Meli.jpg

  • Descrizione
  • Come arrivare
  • Approfondimento
  • Bibliografia

Lungo il corso del Cordevole, tra Roe Alte e l'abitato di Bribano, è esistita per secoli una derivazione d’acqua destinata a fornire forza idraulica a un gran numero di stabilimenti eccezionalmente in gran parte conservatisi - sebbene in disuso -con molti dei macchinari più recenti. Parallelamente a quanto avveniva lungo il corso del Piave a Perarolo, anche nell’ area in questione i legname dei boschi – proveniente dall’agordino e da alcune alte valli trentine – veniva condotto, sciolto, lungo il torrente per essere poi incanalato in rogge fino alle segherie, tagliato in pezzature commerciali e quindi, legato in zattere, inviato per il breve tratto navigabile del Cordevole al vicino Piave, e di qui a Venezia. Le segherie dei Meli e di Seghe di Villa furono le più grandi e importanti tra quelle sorte sulla sponda sinistra del Cordevole ma, i primi opifici furono presumibilmente di modeste dimensioni e i proprietari inizialmente nobili o possidenti locali. La località Meli, dove erano attivi , fin dal Medioevo, mulini, segherie, fucine e una più recente cartiera, prende probabilmente il nome dalle “lamelle”, diminutivo di lame in ferro utilizzata per segare i tronchi. Verso l’estremo nord dell’ itinerario si trovavano la centrale idroelettrica, in sponda destra, nel Comune di Sospirolo e la fabbrica di ammoniaca attiva fino al 1968. Il sito di archeologia industriale è inserito in un itinerario che si snoda lungo la riva sinistra del Cordevole con pannelli che illustrano i punti più significativi del percorso.

Dalla SS50 Belluno – Feltre si raggiunge il centro di Sedico, imboccando la SR203 Agordina si prosegue per circa 400 ml e poi a Sx si imbocca Via Stadio o Via Cordevole, entrambe dopo circa 600 metri giungono ad una traversa che passa davanti al grande complesso recintato sede dell’ex stabilimento, riconoscibile ancora per le numerose tettoie  costruite per essiccare il tavolate all’aperto.

ACCESSIBILE: solo esterni essendo oggi un magazzino privato
COMUNE DI: Sedico
LOCALITÀ: Meli di Sedico
COORDINATE GEOGRAFICHE: X 1738685 – Y 5110977
PROVINCIA: BL

COMPILATORE DELLA SCHEDA: Antoniol

A Bribanet, nella parte antica del paese, ora tagliato dalla ferrovia,  in posizione abbassata rispetto al ponte in pietra, si trova la chiesa (20 ASA) cinquecentesca dedicata al patrono degli Zattieri, San Nicolò. La committente fu la famiglia Buzzatti, esperta nella lavorazione del ferro e proprietaria di terreni vicini ai corsi d’acqua dove operavano segherie, mulini e fucine. Il piccolo edificio contiene interessanti opere d’arte tra le quali il polittico del pittore Giovanni Agostino da Lodi arricchito da una cornice di Vittore Scienza. Sul sagrato si trova il cippo indicante il confine del 1644 tra Meano e Bribano e quindi tra il territorio feltrino e quello bellunese, motivo di scontri per il possesso delle sponde del Cordevole. Fino alla costruzione del ponte, prima in legno e poi in pietra, per passare da una sponda all’altra del fiume si utilizzava una speciale barca e il luogo veniva indicato nei documenti come passo a barca.

G. De Vecchi, Le antiche rogge lungo il basso Cordevole, Comune di Sedico, 2009
S. De Vecchi, Le segherie dei Meli, in Archeologia Industriale nel Veneto, Giunta Regionale del Veneto, Silvana Editoriale, 1990
S. De Vecchi, Opere nel tempo. Le tradizioni dell’industria e dell’artigianato tra i monti della provincia di Belluno, S. Giovanni Lupatoto VR 1991