Sito n. | Descrizione | Località | file PDF |
46 | Termine di Cadore | Ospitale di Cadore | |
Architetture Storico Artistiche (ASA) | (vedi scheda n. 25) |
Scorcio del borgo di Termine di Cadore con la chiesa di S. Maria Maddalena e l’adiacente casa De Marchi (Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua) | La cascata della Pissa (Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua) | |
Veduta della zona di La Pissa in riva sinistra, dove sorgevano gli impianti di segagione (Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua) | Termine di Cadore: scale che dal borgo scendono verso il fiume (Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua) |
- Dati identificativi
- Struttura edilizia
- Architettura interna
- Contesto
- Arch. peculiari
- Stato di conservazione
- Riferimenti
- Descrizione
Nome dell’opera/manufatto |
Termine di Cadore |
Tipo edilizio: |
Complesso di strutture architettoniche |
Localizzazione (Comune, Prov): |
Ospitale di Cadore, BL, Italia |
Coordinate GIS: |
Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1755704 - Y: 5133032 |
Anno di realizzazione: |
Termine nacque come posto di guardia intorno all’anno mille, un forte difensivo situato al confine meridionale del Cadore, contrapposto al presidio della Gardona in territorio bellunese. Il centro abitato si sviluppò durante il dominio della Repubblica Veneta, dal 1400, grazie al commercio del legname lungo il corso del Piave. |
Progettista: |
- |
Committenza: |
Pubblica e privata |
Destinazione originaria: |
Prima avamposto del Cadore al confine con i territori amministrati da Belluno, poi località portuale legata alla fluitazione e al commercio del legname. |
Destinazione attuale: |
Zona residenziale |
Accessibilità: |
libero accesso |
Contatto per la visita: |
Per l’accesso alla chiesa di S.Maria Maddalena si consiglia di rivolgersi al parroco di Ospitale di Cadore. |
Pianta |
Gli edifici del paese presentano una pianta a struttura tradizionale e si sviluppano spesso in altezza, in alcuni casi anche con quattro piani al di sopra del pianterreno. |
Tecnica Muraria |
Numerose case hanno murature con pietre a vista o intonaco tradizionale, anche se spesso sono decisamente deteriorate. |
Solai |
L’accesso è limitato ad uso residenziale |
Coperture |
Le coperture sono quasi esclusivamente moderne con tegole in laterizio. |
Pavimenti |
Accesso a esclusivo uso privato – residenziale |
Scale |
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Arredi interni |
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Decorazioni |
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CONTESTO AREALE DI RIFERIMENTO |
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Relazione degli edifici |
Il paese, sviluppato sulla destra idrografica del Piave, in un punto in cui l’alveo si presenta piuttosto ristretto, rappresentò innanzitutto un posto di guardia a difesa del territorio cadorino, dove veniva anche riscosso il dazio per le merci in transito. In seguito divenne un centro di una certa importanza sulla via degli zattieri, dotato di strutture per la lavorazione del legno. |
ARCHITETTURE PECULIARI PER LA LORO RELAZIONE FUNZIONALE CON L’ACQUA |
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Caratteristiche edilizie |
Con l’espansione della fluitazione e del commercio del legname, di fronte all’abitato, in sinistra idrografica, sorsero le segherie di La Pissa, collegate al paese con un ponte di legno. Questi stabilimenti, alla pari degli opifici di Perarolo e Ospitale, avevano una notevole importanza, tanto che l’area artigianale situata al di là del Piave in alcune mappe era indicata come Porto di Termine. |
Stato attuale: |
Il borgo ha un aspetto decisamente degradato e gran parte degli edifici sono disabitati. |
Restauri e compromissioni |
Nonostante l’abitato sia caratterizzato dalla presenza di abitazioni assai compromesse, spesso fatiscenti, vi sono alcuni edifici che sono stati oggetto di ristrutturazioni, in particolare Palazzo Costantini, ora comando di stazione del Corpo forestale dello Stato. |
Categoria/parole chiave |
Via degli zattieri / Porto fluviale / Posto di guardia e daziale / Fluitazione e commercio del legname / Confine amministrativo |
Fonti: |
Edite |
Archivi: |
Biblioteca civica di Belluno |
Bibliografia: |
AA.VV., I manufatti e le aggregazioni rurali nella Comunità Montana Cadore-Longaronese-Zoldano, Comunità Montana Cadore Longaronese Zoldano, Belluno, 1984; |
Descrizione dell’opera/ |
Termine di Cadore si sviluppa longitudinalmente sulla riva destra del Piave, a 462 metri di altitudine, al confine tra i comuni di Castellavazzo ed Ospitale. Fino ad alcuni anni fa il paese era costeggiato ad oriente dal vecchio tracciato della statale 51 “di Alemagna”, ora sostituito da un tratto in galleria che bypassa ad ovest il centro abitato. |
Descrizione del contesto |
Termine si trova al limite meridionale del territorio del Cadore, in un punto in cui il Piave forma un’ansa all’interno della sua stretta valle, a monte della strettoia di Castellavazzo. Fino ai primi anni del 1900 il paese era uno dei numerosi porti lungo la via degli zattieri. |
Descrizione altre attrattive |
Di fronte al centro abitato, sulla sponda sinistra del fiume, si trova la cascata della Pissa, un elemento naturale di una certa importanza soprattutto per l’aspetto scenografico. |
Commenti/note |
Il paese di Termine è rappresentato nelle mappe (nel Catasto Napoleonico e in un disegno del 1755) e anche in alcune fotografie degli anni trenta, in cui si riconoscono la zona degli stabilimenti di La Pissa (indicati nel disegno come Seghe Teza) e il ponte di collegamento. |
Compilatore della scheda |
Lucio Bonato / Francesco Vallerani |