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Sito n. Descrizione Località file PDF
47 Davestra Ospitale di Cadore  
Architetture Storico Artistiche (ASA) - Siti Etnografici (SE) (vedi scheda n. 25)  
 
Veduta di Davestra Grande (Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua)   La strada che attraversa il borgo di Davestra Grande (Foto: Archivio Fotografico Centro Civiltà dell’Acqua)

  • Dati identificativi
  • Struttura edilizia
  • Architettura interna
  • Contesto
  • Arch. peculiari
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome dell’opera/manufatto

Davestra

Tipo edilizio:

Complesso di strutture architettoniche che si articola nei due nuclei abitati di Davestra Grande e Davestra Piccola.

Localizzazione (Comune, Prov):

Ospitale di Cadore, BL, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1755858 - Y: 5134725

Anno di realizzazione:

L’insediamento attuale si sviluppò a partire dal 1500, conoscendo una notevole espansione grazie alle attività di fluitazione e al commercio del legname

Progettista:

-

Committenza:

Pubblica e privata

Destinazione originaria:

Località rivierasca posta lungo la via degli zattieri dotata di stabilimenti per la lavorazione del legname.

Destinazione attuale:

Zona residenziale

Accessibilità:

libero accesso

Contatto per la visita:

Per l’accesso alla chiesa di S.Antonio è consigliabile fare riferimento al parroco di Ospitale di Cadore

Pianta

Gli edifici del paese sono caratterizzati da una pianta a struttura tradizionale

Tecnica Muraria

Diverse abitazioni presentano facciate con intonaco tradizionale, altre sono contraddistinte da murature parzialmente o completamente in pietre a vista. Specie a Davestra Piccola la struttura le case è arricchita da elementi lignei.

Solai

L’accesso è limitato ad uso residenziale

Coperture

La quasi totalità delle case possiede una copertura moderna con tegole in laterizio

Pavimenti

Accesso a esclusivo uso privato – residenziale

Scale

-

Arredi interni

-

Decorazioni

-

CONTESTO AREALE DI RIFERIMENTO

Relazione degli edifici
con il contesto fluviale:

Davestra, posta a 482 metri d’altezza sulla sinistra idrografica dell’asta fluviale del Piave, in posizione decentrata rispetto all’asse viario situato in sponda opposta, inizia a strutturarsi a partire dal XVI secolo, con l’affermarsi del commercio del legname: il paese e la sua economia si legano quindi al fiume e ai traffici di merci che si svolgevano lungo il suo percorso (a Davestra una buona parte della popolazione maschile era costituita da zattieri).

ARCHITETTURE PECULIARI PER LA LORO RELAZIONE FUNZIONALE CON L’ACQUA

Caratteristiche edilizie
inerenti l’uso dell’acqua:

L’intensa attività di fluitazione dei tronchi provenienti da Perarolo favorì l’insediamento di opifici lungo le sponde: esistono dei documenti storici risalenti alla metà del 1700 che testimoniano la presenza di segherie, abbandonate con il declino del trasporto del legname via fiume e oggi completamente scomparse.

Stato attuale:

Davestra, organizzata nei due nuclei di Davestra Grande e Davestra Piccola, si trova complessivamente in buono stato di conservazione.

Restauri e compromissioni
significative:

Molti edifici sono stati oggetto di interventi di restauro, che non hanno però compromesso l’aspetto originario dei due borghi.

Categoria/parole chiave

Via degli zattieri / Porto fluviale / Fluitazione  e commercio del legname

Fonti:

Edite

Archivi:

Biblioteca civica di Belluno
Biblioteca civica “Carlo Pais” di Longarone

Bibliografia:

AA.VV., I manufatti e le aggregazioni rurali nella Comunità Montana Cadore-Longaronese-Zoldano, Comunità Montana Cadore Longaronese Zoldano, Belluno, 1984;
AA.VV., Il Piave, Cierre, Verona, 2000;
P. Bonetti, Ospitale e il Canal de la Piave, Comune di Ospitale di Cadore, 2004;
G. Caniato, La via del Fiume dalle Dolomiti a Venezia, Cierre, Verona, 1993;
D. Perco, Zattere, zattieri e menadàs. La fluitazione del legname lungo il Piave, Comune di Castellavazzo, 1988;
B. Zanenga, Viaggio lungo il Piave nel secolo XVI. Dalle Antichità Bellunesi di Pierio Valeriano, Casteldardo, Roma, 1966

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

Il toponimo Davestra deriverebbe dalla posizione geografica del paese, che per secoli ha vissuto in una condizione di isolamento a causa della sua ubicazione (dato che sorge sulla riva sinistra del Piave, mentre le vie di comunicazione si trovano in sponda opposta): i romani, risalendo la valle, avrebbero infatti indicato come de ab extra (luogo fuori mano) l’insediamento situato sul crinale al di là del fiume.
Davestra Grande, il borgo più settentrionale, rappresenta il nucleo abitato maggiore. Sviluppato in posizione sopraelevata rispetto all’alveo fluviale, il paese si compone di un gruppo di edifici disposti uno di fianco all’altro, lungo il modesto asse viario che corre parallelo al fiume. Le abitazioni, che presentano delle facciate sia in pietra a vista che in pietra intonacata, sono accorpate timpano contro timpano e danno in tal modo un aspetto assai compatto all’intero borgo. All’estremità meridionale dell’abitato si trova la chiesa di S.Antonio: eretta nel 1828 e ricostruita completamente nel 1955, è affiancata da un piccolo campanile e sorge in una posizione panoramica sulla valle del Piave e sugli impianti sportivi di proprietà del comune di Ospitale.
Poche centinaia di metri a sud della chiesa si incontrano le case di Davestra Piccola; nel corso dei secoli i due nuclei hanno mantenuto una certa autonomia, spiegata, secondo la tradizione, dalla presenza di due famiglie distinte che, a causa dei dissidi fra loro esistenti, avrebbero concordato di stanziarsi ad un’opportuna distanza fisica. Davestra Piccola ha una struttura urbanistica diversa rispetto al borgo limitrofo: mentre Davestra Grande è organizzata linearmente lungo la strada principale, l’abitato minore si presenta come un gruppo di abitazioni raccolte intorno all’incrocio tra due tracciati viari. Anche gli edifici hanno delle caratteristiche distinte, infatti se a Davestra Grande l’elemento predominante è la pietra, a Davestra Piccola si nota come le case comprendano anche elementi in legno.
Le due località sono collegate al vecchio tracciato della statale 51 “di Alemagna”, posto in riva destra, mediante un ponte in cemento armato, realizzato in seguito alla piena del 1965 e all’alluvione del 1966, che distrussero l’infrastruttura precedente. Fino al XIX secolo il raccordo tra le due sponde era assicurato da passerelle in legno.
Degli impianti di segagione situati a ridosso del Piave e operanti almeno fino al XIX secolo purtroppo non rimane alcuna traccia.

Descrizione del contesto
di riferimento:

Davestra si trova sulla sponda destra del fiume Piave, tra Ospitale di Cadore e Termine, in un punto in cui la valle conosce un allargamento e il fiume scorre all’interno di una vasta grava formando dei canali anastomizzati.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

Da Davestra Grande è possibile raggiungere il sito archeologico di Paluc, dove sono stati rinvenuti i resti di un villaggio minerario alto-medievale. L’itinerario storico-naturalistico, segnalato con un pannello illustrativo presso il parcheggio ai piedi di Davestra, raggiunge per mezzo di una strada militare località Le Vare, a circa 750 metri di altitudine, dove si trova il sito di Paluc.

Commenti/note

Davestra viene citata nei documenti storici per il suo statuto, denominato regola, alla pari di altri centri del basso Cadore, come Perarolo e Caralte. In particolare la Regola di Davestra, datata 1794, sancisce l’autonomia del paese dalla vicina Termine.
Nello spiazzo vicino al campo sportivo si trovano dei pannelli illustrativi disposti dalla Comunità Montana Cadore Longaronese Zoldo.

Compilatore della scheda

Lucio Bonato / Francesco Vallerani