Il nucleo storico di Ospitale è situato al di sopra di un colle sulla sponda destra del Piave, dove passava la frequentata, e già esistente in età romana, arteria stradale che conduceva in Centro Cadore. La strada venne utilizzata fino al 1798 quando venne sostituita da un nuovo tracciato, a valle, che costituiva parte integrante della Strada Regia di Alemagna, fatta costruire per volontà del governo austriaco di Francesco I. Con l’affermarsi delle attività fluviali lungo il Piave l’abitato si ingrandì progressivamente e nell’area vicina all’alveo del fiume, chiamata Candidopoli, tra il 1825 e il 1849 vennero edificati dal cadorino Candido Coletti, ben dodici impianti di segagione dotati di una serie di infrastrutture per la sicurezza, attivi fino al 1940. Anche le frazioni di Ospitale, poste lungo la direttrice del Piave, un tempo erano fortemente segnate dalle attività fluviali: Rivalgo e Macchietto, a nord erano frequentate dagli zattieri che risalivano il corso del Piave fino a Perarolo; di fronte all’abitato di Termine (46 ASA), vicino alla cascata,  sorgevano le segherie de La Pissa, area indicata in alcune mappe come Porto di Termine e collegata al paese con un ponte di legno; buona parte della popolazione maschile di Davestra (47 ASA), situata sulla sponda sinistra del fiume Piave, era costituita da zattieri e segat. In località Paluc, a monte di Davestra, sono state trovate importanti testimonianze di un villaggio minerario risalente all'XI-XII secolo con forni a basso fuoco, scorie di ferro e resti di abitazioni.

Lungo il vecchio tracciato della strada di Alemagna a metà strada tra Perarolo a Longarone.

ACCESSIBILE: si
COMUNE DI: Ospitale di Cadore
LOCALITÀ: Ospitale e frazioni
COORDINATE GEOGRAFICHE: X 1755853 – Y 5136041
PROVINCIA: BL

COMPILATORE DELLA SCHEDA: Bonato

Nella piazza di Ospitale e di Termine si trovano pregevoli fontane in pietra di Castellavazzo e lavatoi.

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