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Sito n. Descrizione Località file PDF
69 Il molino di Santa Libera sul Veses a Salzan Santa Giustina  
Archeologia Industriale (AI) (vedi scheda n. 67)  
   
 

Esterno del molino di Santa Libera durante una visita didattica. Fonte: www.mazarol.net

 

  • Dati identificativi
  • Struttura edilizia
  • Architettura interna
  • Stato di conservazione
  • Riferimenti
  • Descrizione

Nome dell’opera/ manufatto

Molino di Santa Libera

Tipo edilizio:

Opificio idraulico, molino da cereali

Localizzazione (Comune, Prov):

Località Salzan, Santa Giustina, BL, Italia

Coordinate GIS:

Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1735840 - Y: 5107312

Anno di realizzazione:

Precedente al 1526

Progettista:

Anonimo/Non conosciuto

Committenza:

Anonima/Non conosciuta

Destinazione originaria:

Molino da cereali

Destinazione attuale:

Mantiene la destinazione originale, anche se con valore didattico

Accessibilità:

Di facile accesso, a sud del paese di Santa Giustina, in località Salzan, in prossimità dell’incrocio di via Del Molino e via Santa Libera.

Contatto per la visita:

Cooperativa Mazarol:
tel/fax: 0439-42723 - cell: 329-0040808
e-mail:guide.pndb@libero.it - web: www.mazarol.net

Pianta

Regolare, rettangolare. Edificio a corte

Tecnica Muraria

Muratura rustica a pietre e calce

Solai

Legno

Coperture

A falde con travatura lignea

Pavimenti

-

Scale

-

Arredi interni

Presenti all’interno tutti i meccanismi necessari alla lavorazione dei cereali che vengono regolarmente usati per dimostrazioni didattiche.

Decorazioni

-

Stato attuale:

Ottimo

Restauri e compromissioni
significative:

Nessuno

Categoria/parole chiave

Opificio idraulico (molino per la macinazione di cereali)

Fonti:

Edite

Archivi:

-

Bibliografia:

http://www.arpa.veneto.it/educazione_sostenibilita/htm/retedamb_struttura.asp?id=1227  

Descrizione dell’opera/
sito/manufatto

Il Mulino di Santa Libera è situato nella frazione Salzan di Santa Giustina. Esso è un mulino recuperato ad arte per raccontare le attività tradizionali, una storia di molti secoli, sempre legata al territorio di Santa Giustina e alle ricche acque del torrente Veses. Situato in un tipico cortivo a Salzan, il mulino riceve ancor oggi parte delle acque del torrente deviate nella roggia che attraversa Ignan e Salzan.
Già nel 1526, erano in funzione le due ruote da farina, e nei secoli si sono avvicendati diversi proprietari, spesso famiglie nobili locali o veneziane. Gli ultimi mugnai a gestire il mulino sono state le tre generazioni della famiglia Zanandrea, dal 1852 fino al 1981, anno di chiusura del mulino.
Leandro e il fratello Luigi Zanandrea avevano ereditato il mulino dal padre Fortunato, morto nel 1931. Man mano che gli altri mulini della zona chiudevano, il mulino di Santa Libera rimase l'unico attivo e, da una statistica del 1947, la capacità dell'impianto era di ben 12 quintali di frumento e altrettanti di granoturco al giorno.
Nei tanti anni di attività, la roggia non è mai stata senz'acqua, e nei periodi di siccità, il mulino svolgeva il lavoro di altri mulini rimasti a secco, grazie alle efficienti due ruote azionate dall'acqua sfruttando un salto di 4,29 metri. L'edificio del mulino, di due piani, fa parte di un'antica corte rurale, con al piano terra gli impianti e l'attrezzatura per la molitura e al piano superiore il granaio. Nel 1981, con la morte dell'ultimo mugnaio, Leandro Zanandrea, attivo fino a ottant'anni d'età, non fu più possibile proseguire il mestiere e il mulino rimase in silenzio e senza lavoro.
Recentemente, l'Amministrazione Comunale di Santa Giustina ha acquistato e recuperato, con un restauro ad arte, il vecchio mulino, creando un luogo in cui la storia passata e le attività di oggi potessero incontrarsi, facendo rivivere la memoria e le tante abilità dei mestieri di una volta.
Inaugurato nel 2004, il mulino ha ritrovato le sue ruote, le macine e tutti i meccanismi per macinare i cereali. Il recupero ha come primo obiettivo quello di far conoscere l'antica pratica della molitura vedendola e scoprendone tutti i segreti, materiali e funzionamento. Il Comune ha incaricato un tecnico, il signor Vittorino Naldo, della manutenzione e per le macinature dimostrative per i visitatori. Il signor Naldo, assieme a molti altri appassionati, è stato protagonista nel recupero e nel restauro dell'impianto, ed è sicuramente il miglior custode che potesse ricevere il mulino, assieme alla signora Annarosa Levis Zanandrea, che in questi anni è sempre stata disponibile per animare le visite guidate e raccontare la storia del mulino.
Ora il Comune ha incaricato anche le Guide naturalistico-ambientali della Cooperativa Mazarol per gestire la struttura e organizzarne le visite guidate, le escursioni nei dintorni (lungo le tante vie d'acqua e mestieri della zona), i laboratori didattici e gli eventi di animazione e approfondimento legati al mulino e alle tante storie ad esso legate, al fine di valorizzare, promuovere e far conoscere sempre più questo splendido luogo.

Descrizione del contesto
di riferimento:

Posto lungo il torrente Veses, nella parte terminale del corso di quest’ultimo, a sud dell’ abitato di Santa Giustina, prima che il torrente si getti nel Piave.

Descrizione altre attrattive
(paesaggi e luoghi d’acqua,
prodotti tipici locali e servizi
turistici aggiuntivi)

Da segnalare, nella vicina Busche, lungo la Strada Statale che da Belluno va a Feltre, un bar bianco della latteria Busche con notevole varietà di formaggi locali.

Commenti/note

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Compilatore della scheda

Francesco Antoniol