Sito n. | Descrizione | Località | file PDF |
118 | Valle Inferna e miniere dello zoldano | Forno di Zoldo | |
Archeologia Industriale (AI) - Siti Etnografici (SE) | (vedi scheda n. 29) |
Esterno dell’edificio della Fusinella di Pralongo. Fonte: https://www.comune.valdizoldo.bl.it/home/territorio.html | Imbocco del pozzo detto “Stol de la Nef”, in val Inferna. Fonte: https://www.comune.valdizoldo.bl.it/home/territorio.html |
- Dati identificativi
- Struttura edilizia
- Architettura interna
- Stato di conservazione
- Riferimenti
- Descrizione
Nome del sito/manufatto |
Valle Inferna e le miniere nello zoldano |
Tipo sito: |
Sito minerario |
Localizzazione (Comune, Prov): |
Forno di Zoldo, BL, Italia |
Coordinate GIS: |
Coordinate (tipologia Gauss Boaga): X: 1750987 - Y: 5141412 |
Anno di |
Dal XIV secolo |
Progettista: |
Anonimo/Non conosciuto |
Committenza: |
Anonima/Non conosciuta |
Destinazione originaria: |
Estrazione e lavorazione del ferro |
Destinazione attuale: |
Per la Fusinella di Pralongo, unica superstite delle fucine di un tempo, recuperata a valenza testimoniale e turistica |
Accessibilità: |
In frazione Pralongo la fusinella è facilmente raggiungibile ad alcuni minuti dalla SP 251, in direzione della frazione omonima. Il museo del ferro e del chiodo si trova nel centro del paese di Forno di Zoldo all’ indirizzo sotto indicato. Per la visita ai siti di valle Inferna (da località Le Fratte, in corrispondenza di un tornante a destra, superatata la frazione Cornigian verso il passo Cibiana, si cammina per comoda mulattiera per circa 800 metri; a sinistra si dirama il sentiero per Arsiera, a destra inizia la salita verso le miniere) e Medoli, in cui è necessaria una certa cautela si rimanda alle informazioni reperibili presso il Museo. |
Contatto per la visita: |
Per tutte le informazioni riguardanti il sito, il riferimento è il Museo del ferro e del chiodo, di Forno di Zoldo, centro da cui possono dipartirsi le visite ai siti minerari indicati: |
Pianta: |
Rettangolare |
Tecnica Muraria: |
Muratura rustica (pietrame e calce) |
Solai: |
- |
Coperture: |
Tradizionale (con catena e monaco) in legno a “scandole” |
Pavimenti: |
Rustici |
Scale: |
- |
Arredi interni: |
Presenti quattro forge |
Decorazioni: |
Non rilevanti |
Stato attuale: |
Allo stato attuale si conserva la sola fusinella di Pralongo, restaurata nel 1997 |
Restauri e
compromissioni |
Le altre rimanenze si limitano a manufatti raccolti ed esposti presso il museo, dato che le alluvioni hanno distrutto la gran parte degli insediamenti produttivi. Lo stesso dicasi per i camini di estrazione, quasi nella totalità inagibili. |
Categoria/parole chiave |
Sito minerario / Opifici idraulici (Fucina) / Museo |
Fonti: |
Edite |
Archivi: |
- |
Bibliografia: |
R. Vergani, Il piombo e il ferro in val di Zoldo, in Archeologia Industriale nel Veneto, Giunta Regionale del Veneto, Silvana Editoriale, 1990 |
Descrizione dell’opera/ |
Le ultime fucine per la produzione di chiodi (la specialità della valle) e altri attrezzi in ferri, un tempo numerose, hanno funzionato fin verso la metà del nostro secolo. Assai meno importante, nell’insieme, l’estrazione del piombo (talora argentifero); tuttavia la persistenza di questa nel tempo – le miniere di valle Inferna in particolare, sia pure con lunghissimi intervalli di inattività, sono state riprese e abbandonato più volte durante un mezzo millennio, fra il 1368 e il 1866 – ha lasciato molteplici tracce nell’ ambiente e nella cultura della valle. Forni, ferriere e fucine, o ciò che di essi era rimasto, sono stati spazzati via quasi tutti dalle grandi alluvioni del 1882, del 1890 e del 1966. Oltre a qualche rudere, il solo edificio ad essere rimasto in piedi è la “fusinella” di Pralongo, frazione di Forno di Zoldo. Si tratta di una costruzione rustica in muratura a pianta rettangolare, con tetto a “scandole” di legno; all’ interno vi sono quattro forge mentre è scomparso l’impianto di ventilazione, una tromba idroeolica a suo tempo collocata all’esterno dell’edificio. Probabilmente attiva fin verso il 1950 nella produzione di chiodi e altri attrezzi in ferro, la fusinella è stata recentemente acquisita dal comune di Forno di Zoldo che ne cura il recupero (1997) e la valorizzazione. |
Descrizione del contesto |
La val di Zoldo è stata sede in età preindustriale, di una attività mineraria, metallurgica e meccanica di notevole rilievo. Ciò vale soprattutto per il ferro, la cui fusione e lavorazione hanno avuto tra XV e XVII secolo un ruolo centrale nell’ economia del luogo. |
Descrizione altre attrattive |
Per un itinerario delle miniere e siti ad esse legati in Provincia di Belluno vedi anche: www.minieredeidogi.it |
Commenti/note |
Le foto, a puro scopo indicativo, provengono da: |
Compilatore della scheda |
Francesco Antoniol |