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Scheda n. Descrizione Località Siti collegati
31 Cimitero Muda Maè Longarone 124 - 66
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Vista (foto Archivio Centro Civiltà dell'Acqua) Una scalinata di accesso (foto design33 2007)

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Il nuovo cimitero di Longarone sorge in una zona pianeggiante all’imbocco della Val Zoldana, sulla destra del torrente Maè. L’opera, che non appartiene alla tipologia canonica dei camposanti, consiste in un lungo e articolato percorso che si svolge in trincea tra pareti interamente realizzate in pietra locale. La soluzione proposta è semplice e originale e, leggendo la corrispondenza tra gli studi professionali coinvolti si possono avanzare delle ipotesi. Sembra, infatti, che la soluzione sia stata concordata collegialmente nella tarda primavera del 1966 dagli architetti Gianni Avon, Francesco Tentori e Marco Zanuso e che il progetto sia stato poi sviluppato a Milano per essere infine tradotto in schemi esecutivi, modificato, emendato a Udine nel lungo periodo che separa la progettazione dalla costruzione conclusa nel 1972. La scelta di un profilo basso per il nuovo camposanto, il proposito di attenuarne la presenza nel contesto e di realizzarlo in forme più vicine  alla tradizione rurale che agli standard cittadini, appare – affermano Luppi e Zucconi – come un tacito risarcimento nei confronti di chi ha dovuto subire un eccesso di ratio progettuale. Un comodo tracciato su strada asfaltata e sentiero, collega il cimitero di Muda Maè con quello realizzato per accogliere le salme e per ricordare le vittime del disastro del Vajont posto in località San Martino, presso Fortogna.

Dall’uscita dell’A27 in direzione Longarone, poi a Sx per la valle di Zoldo lungo la SP251. La strada che porta al cimitero si dirama dalla SP presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Longarone – Via Arduino Polla – dopo circa 400 metri si mantiene la destra e si scende per strada asfaltata verso un ponte sul Maè – Località Muda – da qui dopo altri 400 m si giunge al cimitero (seguire la strada sulla Sx).

ACCESSIBILE: si
COMUNE DI: Longarone
LOCALITÀ: Muda Maè
COORDINATE GEOGRAFICHE: X 1754344 - Y 5128458
PROVINCIA: BL

COMPILATORE DELLA SCHEDA: Guadagnin

Proseguendo sulla strada verso la Val di Zoldo, si segnalano gli opifici idraulici di Soffranco (66 SE). Su di un terreno scosceso, al limite tra una zona prativa e un bosco si accede ai mulini per cereali e orzo, esistenti fin dal 1880. Le strutture, che hanno funzionato a servizio della popolazione di tutto il Comune fino ai primi anni Sessanta, sono ora compromesse. Nelle vicinanze vi sono numerosi scorci e paesaggi d’acqua.

F. Luppi, G. Zucconi, G. Avon. Architetture e progetti 1947-1997, Marsilio
AA.VV. Sentieri facili, Comunità Montana Cadore Longaronese Zoldo, 2008